Natale dello Sport, il Pincio dimentica anche la Gedila
Babbo Natale ci ha messo tre giorni per consegnare i regali che il Pincio ha fatto agli sportivi locali, ma ha lasciato diversi musi lunghi. La tregiorni di premiazioni organizzata dall’amministrazione comunale nell’ambito del ‘‘Natale dello Sport’’ ha infatti avuto uno strascico velenoso per le lamentele di chi è stato lasciato senza pacco. La prima vibrante protesta era arrivata dal presidente del Civitavecchia Umberto Tersigni, amareggiato per l’esclusione del suo club e poco convinto dalla scarica-barile Comune-Coni e dalla scusa di una lettera alla quale i nerazzurri non avrebbero risposto. A supportare le perplessità del presidente nerazzurro a poche ore di distanza è arrivata la Gedila soccer, altra realtà sportiva civitavecchiese, non inserita tra gli oltre duecento premiati da parte del Comune. «Abbiamo saputo delle premiazioni attraverso gli organi di informazioni – spiega il presidente-giocatore Giovanni De Felice – e visto che i premi erano destinati a tutti coloro che svolgevano attività e non a chi aveva ottenuto successi, non riusciamo a motivare il perché della nostra esclusione». Anche la Gedila, nonostante il modesto intervento di De Felice, ha dato comunque lustro alla città. «Giochiamo in terza categoria, ma abbiamo sfiorato una promozione e siamo giunti in finale in Coppa in tre anni di attività – conclude amaramente De Felice – creando un bel movimento e soprattutto interpretando sempre lo sport come un sano divertimento. Non abbiamo mai chiesto e ottenuto contributi, ma per il nostro spirito rimanere senza premi di questo genere è una grande delusione».