Nel cuore di Todi tra le terre dell’Umbria e dei sapori Doc <br />
Questa settimana con gli itinerari de La Provincia, oltrepassiamo leggermente il confine della nostra regione lazio per giungere in uno dei centri più belli della verde Umbria. Todi infatti eretta su un’altura da cui domina grandi e suggestivi panorami è l’antica “Tudere” degli Etruschi che guidarono la città fin quando vennero conquistati dai Romani. Dopo il periodo latino e superati i secoli bui delle invasioni barbariche inizia la sua rapida ascesa intorno all’anno 1000 iniziando un periodo travagliato fatto di scontri con potenti feudatari fin quando passò in mano alla Chiesa. Col tempo diventerà uno dei centri nevralgici dell’area dedicato per la maggiore all’agricoltura e all’artigianato. La nostra passeggiata inizia nel centro storico di Todi, impreziosito da monumenti, viuzze, volte buie, e bei palazzi. Il cuore è la Piazza del Popolo dove sorge il Duomo e tre palazzi che attualmente formano il Palazzo Comunale. Il più antico edificio è il Palazzo del Popolo, che risale al 1213 e continuamente rimaneggiato. All’interno hanno preso posto il Museo Lapidario, la Pinacoteca Civica e il Museo Etrusco-Romano, in cui sono esposti preziosi reperti archeologici e artistici. Il Duomo invece, è raggiungibile attraverso una scala di 29 gradini, la cui costruzione venne iniziata intorno ai primi anni del 1.100 ad opera dei comacini. Finita la passeggiata per monumenti e bellezze artistiche della città, Todi sicuramente è apprezzata per la sua antica tradizione enogastronomica. Il territorio tuderte produce due vini Doc e un Docg. Il principe dei vini è sicuramente il Sagrantino secco, o passito. Ma Todi non è solo terra di vino ma anche terra di oli, tra i migliori d’Italia. Giano dell’Umbria, Città dell’olio, comprende tre zone a denominazione d’origine, due per il vino e una per l’olio .
Mat. Mar.