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Ordigno, sabato il disinnesco da parte del Sesto reggimento pionieri dell'esercito

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CIVITAVECCHIA – “Sabato, a partire dalle 9, gli specialisti per la bonifica di ordigni esplosivi del 6° reggimento genio pionieri dell’Esercito, interverranno per disinnescare una bomba di aereo della seconda guerra mondiale, rinvenuta in pieno centro della città di Civitavecchia”. Lo comunica, con una nota, lo Stato maggiore dell’Esercito.  “L’ordigno – prosegue la nota – di fabbricazione americana e dal peso di circa 230 chilogrammi ad alta carica esplosiva, è stato  ritrovato in via Vincenzo Annovazzi al civico 12 (centro storico di Civitavecchia), nel corso di lavori di sbancamento del terreno. Durante le varie fasi della bonifica, la cui durata sarà in funzione delle difficoltà tecniche per le delicate operazioni di despolettamento, trasporto alla cava in via Braccianese e brillamento, le autorità competenti hanno disposto lo sgombero dell’area interessata in Civitavecchia, nel raggio di 300 metri, per circa 4.000 persone. Per l’esigenza sarà costituito un Centro Operativo Misto coordinato dalla Prefettura di Roma, presso gli uffici del comune di Civitavecchia, che condurrà tutte le attività connesse alle operazioni di bonifica. L’intervento degli artificieri del 6° reggimento genio è stato coordinato e disposto dal 2° Comando delle Forze di Difesa, comando operativo dell’Esercito dell’Italia centro meridionale, Sicilia e Sardegna. La bonifica da ordigni esplosivi, per lo più residuati bellici della seconda Guerra Mondiale, costituisce uno dei compiti più delicati e importanti che l’Esercito Italiano è  chiamato ad assolvere, per la difesa e l’incolumità dei cittadini, sul territorio nazionale. Infatti, nonostante siano passati oltre 50 anni dal lancio di tali ordigni, essi mantengono intatta, se non potenziata, la loro pericolosità. I Reggimenti del Genio dell’Esercito Italiano dispongono di altissima e riconosciuta professionalità e sono costantemente impegnati, tanto in patria quanto nelle numerose missioni di pace all’estero, a contribuire alla sicurezza delle popolazioni colpite da eventi bellici”.


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