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Oriolo: Tidei difende la cessione, Cappellani all’attacco

Il sindaco di Santa Marinella ribadisce la proposta di consegnare ad Acea la gestione dell’Acquedotto. L’ex deputato: «Non produce una sola goccia d’acqua, mentre la Spa lo potenzierebbe». Pronta la controreplica: «Giù le mani dagli impianti cittadini. La competenza è solo del Pincio»

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Pietro Tidei replica all’ex presidente del Consorzio Nuovo Mignone Francesco Cappellani difendendo a spada tratta la proposta di cedere ad Acea la gestione dell’Acquedotto dell’Oriolo.
In particolare secondo il sindaco di Santa Marinella «forse Cappellani non se ne è accorto, ma l’acquedotto dell’Oriolo non fornisce una sola goccia d’acqua» a causa del crollo della condotta, che ora è chiusa. Altro crollo, anche se solo in senso figurato, è poi, secondo Tidei, quello della gestione delle risorse idriche del territorio, dovuto secondo lui «alla gestione clientelare operata dal centro destra, alla quale Cappellani ha partecipato attivamente». Tidei ribadisce inoltre la propria piena titolarità ad affrontare l’argomento, perché «Santa Marinella partecipa alla gestione di queste risorse attraverso i consorzi. Quanto all’ipotesi avanzata dall’Acea, questa riguarda il finanziamento da parte dell’ente idrico dei lavori di ripristino ed il potenziamento della portata a livelli superiori a quella originaria. Logico che una proposta del genere, in epoca di vincoli di bilancio, non possa essere trascurata. A meno che – conclude il sindaco di Santa Marinella – non si voglia continuare a far finta di niente».
Immediata la controreplica di Cappellani che, spiega invece di essersi accorto di molte cose, a partire dal suo enorme feeling con Acea. «Tidei – si chiede – sta forse cercando di accreditarsi presso Acea per continuare la sua politica clientelare? Va inoltre detto – prosegue – che il sindaco di Santa Marinella non può intrometterti sulla gestione dell’acquedotto di Oriolo, che non fa parte di nessun consorzio ed è anzi proprietà esclusiva del Comune di Civitavecchia. Quanto all’Acea, ritengo che farebbe bene a riparare gli enormi buchi del suo bilancio piuttosto che le falle dell’acquedotto. Giù le mani dagli impianti di Civitavecchia. Se poi Tidei – conclude Cappellani – vuole sapere tutte le altre cose di cui mi sono accorto, non ha che da invitarmi ad un pubblico dibattito sull’argomento».


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