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Pincio, rivoluzione a ‘‘tre punte’’

Il sindaco Gianni Moscherini ha illustrato la proposta di ristrutturazione del Comune. I dipartimenti Amministrativo, Istituzionale e Tecnico saranno il braccio operativo della nuova macrostruttura. Dieci le aree, altrettante le commissioni consiliari

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Una nuova macrostruttura più funzionale all’erogazione dei servizi. Così è stata presentata dal sindaco Gianni Moscherini la proposta di riorganizzazione dell’Amministrazione che era stata annunciata e che lo stesso primo cittadino ha illustrato in tre distinti incontri ai capigruppo delle minoranze, della maggioranza e alle organizzazioni sindacali.
Tra le maggiori novità l’istituzione di tre dipartimenti (Amministrativo, Istituzionale e Tecnico) e dieci aree, corrispondenti agli assessorati individuati dal Sindaco e cioè Attività istituzionali, Bilancio, Lavori Pubblici, Commercio, Servizi all’Istruzione, Sport, Ambiente, Servizi Sociali Attività produttive e Urbanistica. Spariranno i settori mentre resteranno gli uffici. Inoltre l’intera Amministrazione Comunale avrà un solo Ufficio Tecnico e un solo Ufficio Gare.
«Si tratta di una opera di razionalizzazione delle risorse umane a disposizione della città – ha commentato il Sindaco Moscherini – destinata anche ad una ricollocazione generale del personale di riferimento, che oggi è distribuito in maniera disorganica. I tre dipartimenti costituiranno il cuore dell’azione amministrativa e saranno guidati da tre dirigenti, mentre gli altri guideranno le dieci aree. Ho voluto avanzare ufficialmente la proposta a tutte le rappresentanze del Consiglio Comunale e posso affermare di aver ottenuto l’avallo dei capigruppo a questa operazione, che d’altronde è tesa a rendere più efficiente la macchina comunale». In sostanza, da quanto è emerso, le aree non dipenderanno direttamente dai dipartimenti ma questi ultimi saranno a tutti gli effetti il braccio operativo dell’Amministrazione Comunale dai quali aree ed uffici potranno attingere professionalità e strumenti per le progettazioni e le iniziative. I dirigenti a capo dei dipartimenti si relazioneranno direttamente col direttore generale, mentre le aree dipenderanno dal segretario generale e gli uffici dalle aree. Chiaramente, una volta ridefinita, attraverso l’approvazione in Giunta, la nuova macchina amministrativa si penserà anche ai volti che dovranno guidare dipartimenti ed aree. Il primo cittadino si era già espresso in questo senso in favore di un cambiamento per le singole competenze e comunque una rotazione interna. Nessuna indiscrezione filtra sui nomi, anche se sembra probabile che Moscherini possa affidarsi a figure esterne alPincio almeno per i dipartimenti.
E’ inoltre stata avanzata dal Sindaco anche una proposta di modifica al al regolamento del Consiglio Comunale, in particolare sul numero delle commissioni consiliari.
«Ritengo che ognuna di esse debba lavorare in sovrapposizione alla macrostruttura – ha affermato il primo cittadino – perciò occorre che le commissioni consiliari siano dieci, corrispondenti a ciascuno degli assessorati. Ciò consentirà anche al Consiglio Comunale di poter lavorare concretamente insieme al Sindaco e alla Giunta».
Infine, uno sguardo è stato lanciato anche alla ridefinizione delle partecipate per le quele il sindaco ha già pensato ad una rivoluzione a parte.
«Il primo problema da affrontare è quello dell’acqua, perché bisogna salvaguardare questo bene primario. Successivamente, l’idea è quella di creare una holding che gestisca il patrimonio delle varie società, il tutto in un quadro dove l’efficace erogazione dei servizi alla cittadinanza sia la massima priorità nell’azione amministrativa del Comune».


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