Rugby, gli Old impartiscono una lezione ai ''maestri'' inglesi
di ROMINA MOSCONI
Mentre per i bambini il mese di febbraio è sinonimo di ‘‘Carnevale’’ per i fedelissimi della palla ovale è invece il mese dell’atteso torneo del “Sei Nazioni”, nel quale le nazionali di Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia danno vita a quello che per molti è il più bel torneo di rugby dell’emisfero boreale, capace di catalizzare in quei giorni tutta l’attenzione. Sono decine infatti i club che seguono la propria nazionale e che si sfidano con i club avversari a suon di mete e di terzi tempi, per poi concludere il tutto nella grande kermesse finale dove le due nazionali si affrontano in un tripudio di sport e allegria dove non manca di certo la birra, compagna d’avventura di giocatori e tifosi senza distinzioni di club. Lo scorso 2 febbraio presso l’impianto sportivo Moretti-Della Marta il quindici locale si è ‘‘scontrato’’ con l’Old Green Porto, squadra ben organizzata, nella quale militano alcuni elementi di spicco, ma che si è dovuta piegare ai nostri rugbisti locali. Dopo aver liquidato con la vittoria gli avversari stranieri due giorni dopo gli Old locali hanno battuto, davanti al pubblico amico, gli Old Messina con due mete di scarto. La striscia positiva si è poi conclusa con la vittoria dei civitavecchiese anche in terra britannica. La settimana scorsa, infatti gli Old di Civitavecchia nei pressi di Londra, in una gelida serata su un campo coperto di un manto di neve, che presto sotto i piedi dei buldozzer italo-inglesi è diventato fango, hanno sconfitto anche gli inventori di questo sport. Il match è stato molto combattuto e ha visto le due squadre contendersi la vittoria, ad avere la meglio però sono stati i nostri, sapientemente diretti a bordo campo dal duo Iengo-De Crescenzo. Da rilevare le punte di forza dei civitavecchiesi: la durezza nei placcaggi, l’ordine nella trasmissione dell’ovale e l’essere stati taglienti come lame nell’affondare gli attacchi. Le mete dportano la firma di Nastasi, Raponi e Rocchi. Alla fine del match si è poi svolto il classico terzo tempo nella bella Club House del Brentwood, con la promessa di rincontrarsi il prossimo anno a Civitavecchia, dove ognuno cercherà di far prevalere il proprio rugby e farà a gara a cantare le canzoni più belle.Il roster dell’Old Civitavecchia: Mauro Fiori, Svevo Valentinis, Felice Raponi, Rudy Antonini, Giancarlo Cosco, Giuseppe Vergari, Memmo Nastasi, Maurizio Rocchi, Stefano Emiliani, Aldo Marziali, Andrea Gargiullo, Marco Milani, Andrea Capparella, Giordano Ritti, Mario Girelli e Mauro Alessandro.