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Sgominata banda dell&rsquo; &lsquo;&lsquo;oro rosso&rsquo;&rsquo;: sei arresti <br />

Tarquinia. Domenica notte vasta operazione dei carabinieri del nucleo radiomobile di Tarquinia e Tuscania I nomadi rumeni sono stati fermati dai militari dopo una retata organizzata sull’Aurelia che ha richiesto anche un animato inseguimento Avevano appena rubato presso un’azienda edile otto quintali di rame e quattro di ottone oltre a gruppi elettrogeni. Associati al carcere di Civitavecchia

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TARQUINIATARQUINIA – Sgominata la banda del rame, anche detto ‘‘oro rosso’’. Domenica notte vasta operazione dei carabinieri che hanno fermato e arrestato sei rumeni dopo un lungo inseguimento avvenuto sull’Aurelia. I sei, intorno alle tre della notte avevano appena messo a segno un colpo ai danni di una ditta edile di Orbetello, ma non avevano fatto i conti con i controlli dei carabinieri che, appena scattato l’allarme, hanno predisposto dei posti di blocco lungo la strada statale Aurelia nella direzione Grosseto-Roma. I malviventi, fuggiti dalla Toscana verso la capitale, sono così incappati nella rete delle pattuglie del nucleo radiomobile di Tuscania e Tarquinia che hanno dovuto mettere in atto un vivace inseguimento per riuscire a bloccare il gruppo di sei nomadi, tutti residenti in campi romani. I ladri sono stati tutti arrestati con l’accusa di furto aggravato perchè colti in flagranza di reato. In manette sono finiti sei rumeni, tutti molto giovani, due dei quali già noti alle forze dell’ordine: P.N. di 21 anni, M.I. e I.D. di 22 anni, M.F. di 23, B.M. di 24 e G.R.T. di 30 anni. Nel blitz è stata recuperata anche l’intera refurtiva. Presso la ditta edile toscana, la banda era riuscita a rubare quattro gruppi elettrogeni, otto quintali di rame e quattro quintali di ottone per un valore complessivo di oltre 20mila euro. Il materiale era stato caricato su un furgone Fiat Iveco rubato a Fabbrica di Roma, in provincia di Viterbo la scorsa settimana ede era pronto per essere trasportato fino a Roma ed essere immesso nel mercato illegale. Con ogni probabilità, la banda è responsabile di furti analoghi verificatisi nel territorio nell’ultimo periodo. Proprio a seguito dei ripetuti furti pepetrati in zona, i militari di Tarquinia hanno stretto la collaborazione con i colleghi toscani. Tutti gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati al carcere circondariale di Civitavecchia e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Quello dei furti in Lazio e Toscana e poi la conseguente fuga nel nostro territorio sembra essere diventato un ‘‘modus operandi’’ sempre più diffuso tra i malviventi. In questi giorni, infatti, altre operazioni dei carabinieri hanno bloccato bande di rumeni che prendono di mira aziende che smaltiscono in particolare il rame che è considerato, nel mercato illegale dei metalli, ‘‘l’oro rosso’’ per il suo prezzo molto elevato.


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