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Un binomio vincente per la città

L’ottimo rapporto tra Banca e Fondazione rappresenta una risorsa per tutto il territorio

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di MASSIMILIANO GRASSO

Un binomio sempre più saldo, a tutto vantaggio della città e del territorio. E’ quello, sotto il segno Cariciv, tra banca e fondazione, che meglio non potrebbe essere reso dall’immagine, tutta tra presente e futuro, della stretta di mano tra i due presidenti, l’avvocato Vincenzo Cacciaglia, per la Fondazione, ed il professor Massimo Ferri per la Spa, con al centro il direttore generale dell’istituto di credito cittadino, Giuliano Sarti, responsabile della gestione operativa della Cassa. Il 2007, per questo binomio così importante per Civitavecchia ed il comprensorio, è un anno denso di significati. La Cassa di Risparmio di Civitavecchia taglia infatti il prestigioso traguardo dei 160 anni di vita, confermandosi come la banca del territorio che opera per il territorio. «Questo – spiega Ferri, dall’inizio dell’anno chiamato a presiedere l’istituto di credito – avviene in due modi: da un lato, rispetto alla concorrenza, siamo l’unica banca che impiega in città e nel comprensorio buona parte della propria raccolta; dall’altro, attraverso gli utili distribuiti alla Fondazione, viene sostenuta, con i contributi ai progetti partecipanti ai bandi annuali, l’attività delle associazioni di volontariato che operano sul territorio nei settori di intervento dell’ente». Questa volta la Cassa di Risparmio di Firenze, azionista di maggioranza della Cariciv, avrebbe potuto esprimere anche il presidente dell’istituto di credito. Ma proprio l’ottimo rapporto tra i due soggetti e la visione unitaria di quello che dovranno rappresentare e dei risultati che dovranno raggiungere nei rispettivi ambiti, ha portato il gruppo toscano a rinunciare all’indicazione del presidente, espresso anche stavolta dalla Fondazione. «Bisogna dare atto – commenta l’avvocato Cacciaglia – alla Cassa di Risparmio di Firenze di non essersi comportata come un semplice azionista di maggioranza che fa valere i suoi diritti, ma di aver guardato oltre, riconoscendo alla Fondazione il proprio ruolo di rappresentanza del territorio su cui la banca opera e consentendole di valorizzare una risorsa locale, dal punto di vista di vista dell’immagine e della professionalità, come Massimo Ferri, che aveva già messo la propria professionalità al servizio della Fondazione». Il Presidente Cacciaglia conferma tutto l’interesse dell’ente a rafforzare ulteriormente il rapporto simbiotico con la Cassa: «Ne è dimostrazione – spiega – anche la scelta di mantenere la nostra partecipazione nella banca al 49%, senza scendere al 26% come inizialmente previsto dai patti para-sociali. Una scelta dovuta da un lato agli ottimi risultati dell’istituto di credito; dall’altro al ruolo di garanzia che la Fondazione vuole continuare ad avere nei confronti della città e dei dipendenti della Spa». Senza contare come, proseguendo il trend positivo della Cariciv, ogni anno aumenti l’utile distribuito all’ente presieduto dall’avvocato Cacciaglia, che a sua volta provvede, tramite i bandi, a destinarlo al finanziamento dei progetti delle onlus e degli enti operanti sul territorio nei settori di intervento della Fondazione. Nel 2006 la Fondazione ha ricevuto, come quota dell’utile 2005 della banca, circa 2.400.000 euro. Un importo destinato ad aumentare ancora quest’anno. «Pur senza anticipare nulla di preciso – afferma il direttore generale della Cariciv, Giuliano Sarti – posso senz’altro afferma già ora che quella cifra sarà di gran lunga superata, sia per l’eccellente risultato ottenuto dalla banca, sia per l’aumento del dividendo spettante alla Fondazione, un altro aspetto non certo secondario che testimonia gli ottimi rapporti intercorrenti tra i soci della Spa, che non a caso stanno organizzando insieme gli eventi con cui nei prossimi mesi festeggeremo i 160 anni di attività. Dovrà essere una festa di tutta la città, che, dopo 7 anni, sento anche un po’mia e che oggi può vantare un’azienda di credito che dà lavoro a 220 persone, più altre 12 con contratto a tempo determinato, che alla fine dell’anno saranno 243. Abbiamo aperto il 2007 con l’inaugurazione della filiale di Roma Prenestino. A maggio sarà pronto il nostro fiore all’occhiello, la nuova sede che illuminerà Corso Centocelle. Il 16 aprile inaugureremo l’agenzia di Ostia, entro giugno saremo anche a Fiumicino e per la fine dell’anno avremo un nostro sportello nel centro di Roma. La crescita della banca non è soltanto nei numeri del bilancio e nell’utile, ma anche nell’occupazione ch e riesce a creare. Continuiamo ad investire per rafforzare quella che è la banca del territorio, che, speriamo, possa essere sempre di più concepita come tale, affinché, anche attraverso l’ottimo rapporto con la Fondazione, si riesca poi ad essere effettivamente un riferimento istituzionale, anche per gli altri enti che operano in città e nel comprensorio».


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