Erika Bello ora sogna le Olimpiadi e la Lazio la tenta
«Se mi avessero detto ad inizio di stagione che avrei fatto la finale con le più forti al mondo, avrei stentato a crederci. Eppure non sono contenta del tutto, un pensierino al terzo posto ce l'avevo fatto».
E' un sorriso a metà quello di Erika Bello. La medaglia di legno'' conquistata ai campionati Mondiali di Eton (Inghilterra) brucia alla civitavecchiese e questo è un segnale importante perchè testimonia la sua voglia di migliorarsi e stupire ancora. «Peccato – prosegue la portacolori del Circolo Canottier di Franco Tranquilli – perchà© la spagnola (Mae De Xaras, ndr) che mi ha preceduto di poco sul traguardo era in una corsia troppo lontana dalla mia e dunque non mi è stato possibile tenerla d'occhio. Se fosse stata più vicina avrei potuto fare la corsa anche su di lei». La Bello, insomma, voleva bagnare'' questa partecipazione ai Mondiali con il podio, ma le resta la soddisfazione di essere stata l'unica donna della spedizione azzurra ad aver centrato la finale». Un motivo in più per guardare al futuro e fiossare i prossimi obiettivi: «Il futuro? Intanto un po' di riposo dopo un'estae di duro lavoro… poi fra una quindicina di giorni riparto. Arrivare a Pechino su una specialità olimpica non me la toglie nessuno dalla testa, magari in doppio con Gabriella Bascelli con la quale sono molto amica e che potrei raggiungere il prossimo anno alla Lazio, che mi sta corteggiando da diverso tempo». Erika Bello è ambiziosa, ma il suo club ha pochi fondi (e scarsa considerazione…) e così è costretta ad emigrare.