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Gli azzurri Mondiali fanno scatenare i civitavecchiesi<BR>

Grande festa in tutta la città . Caroselli e baldoria fino all'alba con un entuasiasmo travolgente ed una goliardia unica. I soliti vandali tentano, però, di rovinare la festa

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di GIANLUCA PETRUCCI

FESTEGGIAMENTIUna bolgia. L'Italia campione del Mondo ha fatto scatenare i civitavecchiesi, che dopo aver accompagnato tutte le vittorie degli azzurri con i caroselli, hanno fatto esplodere definitivamente la loro gioia subito dopo quel rigore di Grosso che ha spedito all'inferno gli odiati francesi ed ha permesso all'Italia di alzare la Coppa del Mondo a 24 anni di distanza dal trionfo spagnolo del 1982.

Una festa infinita, protrattasi fino alla prime luci dell'alba, tra suoni, grida, clacson impazziti e fiumi di champagne o anche della più economica, ma altrettanto efficace birra. Centinaia e centinaia di persone hanno invaso le vie del centro, intasando viale della Vittoria, viale Garibaldi, piazzale degli Eroi e le vie confluenti con auto, moto e mezzi di trasporto speciali, addirittura una gru adibita a carro carnevalesco o veri e propri camion FESTEGGIAMENTI stracarichi di tifosi impazziti. Una notte veramente mondiale, che ha visto Civitavecchia colorarsi di azzurro e vivere emozioni fortissime, sventolando quel tricolore, che oggi più che mai accomuna davvero tutta la nazione con quel forte senso di appartenenza, che anche la nostra città  ha dimostrato di avere. Al grido Italia! Italia! i civitavecchiesi hanno fatto baldoria, accompagnati dal tormentone po-po-po-po e dall'immancabile Inno di Mameli improvvisato dalla banda Puccini, in versione itinerante, e cantato a squarciagola proprio da tutti quanti.

Il paragone con il Circo Massimo o con le FESTEGGIAMENTI altre grandi piazze italiane non regge, ma Civitavecchia (a proposito affollatissima piazza Regina Margherita dove era stato allestito il maxi-schermo) ha confermato la sua passione, la sua goliardia e la sua originalità  con alcuni striscioni che vale la pena riportare, del tipo Battuti i barbari, torna l'Impero o ancora un Luciano Moggi di cartapesta che rimprovera il direttore di gara di averci fatto sudare e che dunque non prenderà  una lira e ancora il galletto allo spiedo, con chiara allusione ai transalpini, sventolato come trofeo di guerra fino all'uomo-coppa del Mondo, che sfilava semi-nudo per le vie della città . Come in tutte le feste c'è stato anche l'altra notte chi ha provato a guastarla con atti vandalici conseguenza, oltre che della stupidità , anche da una buona dose di alcool.

L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA – A farne le spese soprattutto la piscina dello Sport's Garden dove si sono introdotti ignoti danneggiando un po' ovunque, gettando le fioriere in acqua e mettendo a soqquadro gli uffici dove sono custoditi, tra l'altro, i libri contabili della Coser Sport. Il presidente Cesare Muzi ha sporto denuncia alla Polizia.

I vandali hanno anche dato fuoco alle campane per la raccolta differenziata nei pressi di largo Galli e hanno danneggiato cestini, panchine un po' ovunque.

Insomma come al solito c'è chi non riesce proprio ad evitare di dare fastidio e di consegnare agli altri, oltre al disappunto, anche l'incombenza di rimediare alle bravate che lasciano il tempo che trovano ma che in alcuni casi possono anche mettere a rischio chi con queste scemenze non c'entra proprio niente.


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