La gioia Mondiale di Lestingi
Un bel bagno a Sant'Agostino. Sembrerà strano, ma è proprio quello che sogna Damiano Lestingi. L'enfant prodige del nuoto mondiale, che a diciassette anni è entrato nella storia dello sport civitavecchiese, riesce ad impressionare anche fuori dall'acqua.
Allora Damiano cosa si prova a salire sul tetto del mondo?
«Una sensazione bellissima, soprattutto perchè inattesa. Non mi aspettavo assolutamente questi risultati. Era l'ultimo appuntamento dopo una stagione bella, ma particolarmente intensa e faticosa. Con il mio allenatore Fabio De Santis (a lui e ai suoi genitori dedica i suoi exploit, ndr) abbiamo lavorato sodo e la partecipazione ai Mondiali l'avevamo interpretata più come un premio che come un appuntamento».
Quattro medaglie d'oro e due d'argento: Lestingi è stato per tutti il re di questi Mondiali
«Non esageriamo… diciamo che è andata molto bene e che mi sono divertito più del previsto. Come era già successo agli Europei però ancora una volta non mi sono goduto appieno il momento degli inni nazionali. E' sempre brevissimo e questo è davvero un peccato…».
C'è qualche rammarico, magari per quella finale dei 200 dorso, persa per un soffio?
«Assolutamente no. Arrivare ad una finale mondiale è già un risultato di grande livello: significa essere tra i migliori otto al mondo, figuriamoci vincere l'argento».
Con il brasiliano Guedes è nata una bella rivalità ?
«Sinceramente, anche a livello mediatico, la kermesse non ha avuto il successo che ci si attendeva. Però i padroni di casa ci tenevano a far bene soprattutto perchà© per loro era un banco di prova in vista dei Giochi PanPacifici. E' stato comunque entusiasmante affrontare avversari nuovi, diversi da quelli che conumente sfido in ambito europeo».
Il futuro: Ci pensa alle Olimpiadi di Pechino?
«La verita? Me ne infischio… sono abituato a non volare troppo in alto con la fantasia. A dicembre ci sono gli Assoluti e mi rimetterò al lavoro pensando solo a questo appuntamento.
Dunque subito in acqua…
«E no, concedetemi un po' di riposo. Dove? Ero in Brasile, ho visto la spiaggia di Copacabana, ma non vedevo l'ora di tornare a Civitavecchia per godermi un po' di mare e di sole con i miei amici a Sant'Agostino».