«Pronti a rilanciare solo per l'occupazione»
A conti fatti sarebbero soltanto 50 gli addetti dell'interporto previsti nel piano occupazionale dell'Icpl. Una cifra, contenuta nel piano economico presentato nel 2001 e che è rimasta invariata, anche dopo le successive modifiche del documento, che stride fortemente con il numero di corsisti (160) cui è stata assicurata la sistemazione alla fine del processo formativo.
Il contrasto tra le due cifre era stato già anticipato sulle colonne de La provincia ed è stato confermato dal Comitato dei corsisti nel corso dell'assemblea indetta, alla presenza dell'assessore al Bilancio Pino Cascianelli, nella palazzina di Aurelia che ospitava le lezioni. I ragazzi hanno diffuso infatti un estratto del documento, consegnato nel 2001 dall'Icpl Spa al Comune nel quale, tra addetti ai gates d'ingresso, agli uffici amministrativi, agli impiegati, agl addetti alla gestione del terminal e alla movimentazione e manipolazione il numero totale è di 50 unità , a cui se ne aggiungerebbero 60 nel 2012.
Una situazione davvero preoccupante a fronte della quale il Comitato ha chiesto, oltre ad un incontro chiarificatore con l'amministratore delegato dell'Icpl Ferdinando Bitonte e la presenza di un rappresentante di loro fiducia all'interno della Commissione apposita, anche e soprattutto la tutela del Comune e le intenzioni dell'Amministrazione sulla futura presenza nell'Icpl.
L'assessore Cascianelli, che poi ha incontrato di nuovo i ragazzi in Comune in serata, ha evidenziato l'intenzione del Pincio di attendere l'esito dell'istruttoria della Corte dei Conti, che, ha tenuto a sottolineare, indica, già in fase preliminare, come unica strada allo stato percorribile, quella di uscire dalla società a capitale misto.
«Non è intenzione del Comune abbandonare i corsisti – ha però detto l'assessore Cascianelli – <IMG style=WIDTH: 356px