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Renda: Così si scavalcano gli organi aziendali

Il presidente della municipalizzata dei trasporti replica alla richiesta di documenti avanzata da Venanzi

Il presidente della municipalizzata dei trasporti replica alla richiesta di documenti avanzata da Venanzi

di MARCO SETACCIOLI

La conferenza stampa di questa mattina, nella quale il presidente dell'Etm Salvatore Renda ha resi noti i risultati sinora conseguiti dalla Spa, gli ha dato anche lo spunto per fare alcune precisazioni in merito all'esposto presentato alla Procura dalla Rdb Cub e alla richiesta di una relazione avanzata dal dirigente dell'Area Finanza Giorgio Venanzi.

Renda non nasconde innanzitutto la propria amarezza, visto che, «dopo aver raddoppiato il valore dell'azienda, migliorato il servizio, moltiplicato il numero di occupati e fatto crescere il fatturato, mi aspettavo almeno una pacca sulla spalla, invece di essere messo sotto accusa».

Ma il numero uno della Spa sottolinea anche alcune inesattezze, a partire dal ricorso al controllo analogo, invocato nella missiva inviata da Venanzi, che è in realtà  «la possibilità  per il socio unico Comune di concordare con il Cda gli obiettivi e gli indirizzi dell'azienda e non già  « precisa il presidente « un controllo concreto sugli atti. Al momento della costituzione della Spa quest'ultimo compito è stato invece demandato proprio dal Pincio ai sindaci revisori». La richiesta del Comune è stata dunque, secondo Renda, una sorta di ingerenza, «e lo è stata anche nei confronti del Cda dell'azienda, che – ricorda ancora il presidente – ha mandato di gestire la Spa in piena autonomia. Il Pincio se vuole può indirizzare l'attività  della municipalizzata ma deve farlo attraverso un'assemblea dei soci e non con missive dei dirigenti». L'importante è secondo Renda, che non venga messo in discussione il rapporto di fiducia tra Cda e socio. «Se questo non c'è più « dice il presidente della municipalizzata – il Pincio rimuova pure il Cda».

Un'ultima battuta il presidente la riserva al sindacato, firmatario dell'esposto presentato alla Procura della Repubblica. «Ci dispiace essere costretti « dice Renda riferendosi ai dirigenti del sindacato in questione « a presentare denunce per reati gravi, e che prevedono il carcere, ai danni di persone che poi si incontrano quotidianamente per strada».

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