Scatola Folle e Teatro S'Arza: applausi alla Rocca
Ottimo esordio per l'associazione culturale Scatola Folle'', che domenica, all'antica Rocca del porto storico, ha proposto il primo dei quattro appuntamenti programmati per la stagione estiva 2006 e realizzati con il contributo della Regione Lazio e la collaborazione di Pro Loco e Ape Regina''. Davanti ad un pubblico numeroso ed attento gli attori Maria Paola Dessì, Gian Giorgio Cadoni, Carla Morella e Francesca Zanza hanno portato in scena l'opera classica Orestea'' di Eschilo , realizzata in collaborazione con il Teatro '˜S'Arza'' e l'Istituto Italiano di Cultura Classica di Sassari.
L’Orestea è una trilogia di tragedie di Eschilo, rappresentata per la prima volta nel 458 a. C., al culmine dell’egemonia economica e militare di Atene. Delle trilogie di Eschilo, e di tutto il teatro classico, è l’unica che ci sia pervenuta per intero. Le tragedie che la compongono – Agamennone, Le coefore, Le Eumenidi – rappresentano, in tre episodi, un’unica storia, le cui radici affondano nella tradizione mitica dell’antica Grecia: l’assassinio di Agamennone da parte della moglie Clitennestra, la vendetta del loro figlio Oreste, che uccide la madre, la follia del matricida e la sua redenzione finale ad opera del tribunale dell’Areopago. Nella rappresentazione alla Rocca gli attori hanno ben evidenziato la svolta altamente sociale ed evolutiva dell'opera, ovvero che la giustizia deve prendere il posto della vendetta. In conclusione, il teatro S'Arza ha voluto mettere in risalto il fatto che Eschilo indica una strada che ancora oggi, nel mondo, è spesso perduta. Un messaggio e un insegnamento che è perenne e decisamente contemporaneo. Una grande interpretazione per una grande opera.