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Via Veneto, scendono in campo i cittadini

I residenti intenzionati a tutelare le zone verdi che verrebbero sacrificate dagli edifici a uso abitativo. Michele Pascale (Comitato San-Gordiano Boccelle): «È necessario armonizzare sia il diritto alla casa che quello alla qualità della vita degli attuali abitanti della zona»  

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di FABRIZIA CAPUTO

CIVITAVECCHIA – Non si placano le tensioni di cittadini e comitati riguardo le costruzioni di edilizia popolare predisposti dall’amministrazione comunale in via Veneto. Diversi cittadini hanno infatti deciso di riunirsi in una sorta di comitato per salvare in particolare le zone verdi della zona di Civitavecchia. A prendere parola è sulla questione è stato Mario Michele Pascale presidente del Comitato San Gordiano Boccelle: «Siamo per la solidarietà sociale. Civitavecchia non ha bisogno di alloggi da mettere sul mercato, ma di case popolari. Affidare i terreni ad Ater vuol dire avere case non in vendita, ma locate a canoni estremamente bassi ed alla portata di quanti non hanno la possibilità di accedere ai mutui. Questo però deve andare necessariamente di pari passo con il miglioramento dei servizi ai residenti, senza rosicchiare aree verdi a favore del cemento, ma anzi incrementandole sia per estensione che per qualità. Occorre, quindi, se si costruiscono le case popolari, creare, in loco, nuove zone verdi, piantumare alberi su quelle esistenti, inserire percorsi ludici per bambini, curare meglio e di più il decoro urbano. Ripensare da un punto di vista urbanistico la zona di via Veneto può essere un’opportunità per creare un quartiere modello, a misura dei cittadini, e come tale va sfruttata. Chiediamo quindi – conclude Pascale – un incontro con il comune e con Ater, allo scopo di armonizzare sia il diritto alla casa che quello alla qualità della vita degli attuali residenti».


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