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Elezioni all’Agraria: è scontro sui programmi

TOLFA. Presentata ieri la lista 3 che sostiene Marco Santurbano. Oggi è la volta della 1 con Vittorio Ferlicca e della 2 di Luigi Rocchi Dalla trasparenza alla fattibilità, alla competenza e professionalità: tutte le promesse dei tre candidati

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TOLFA – Ormai la campagna elettorale in vista delle elezioni dell’Agraria del 20 e 21 ottobre è entrata nella fase calda: le tre liste si stanno presentando e la battaglia a suon di programmi si fa incandescente. Ieri si è tenuta la presentazione della lista 3 per Santurbano presidente; (l’ultimo a destra) oggi alle 18, nell’ex Convento dei Padri Agostiniani ci sarà quella della lista 1 che sostiene il candidato presidente Vittorio Ferlicca (qui a destra). Sempre oggi, ma alle 17, in via Roma 68, si presenterà la lista 2 che sostiene invece Luigi Rocchi (il secondo al centro)come candidato presidente. Per la lista 1 Vittorio Ferlicca spiega: «Sono orgoglioso di candidarmi come presidente con giovani che stanno dimostrando determinazione, voglia di mettersi in gioco e serie intenzioni per questo territorio. La nostra lista nasce fuori da ogni schieramento politico e unicamente dalla volontà di riaccendere il senso civico, partecipativo e comunitario che si sta perdendo. Siamo convinti che lo sviluppo del territorio dipenda dai cittadini a cui chiediamo fiducia, condivisione, consenso e massima partecipazione. Crediamo che la trasparenza è un fattore di crescita in termini di apertura, comunicazione e piena consapevolezza delle linee programmatiche e decisionali dell’Ente. Pensiamo sia necessario miscelare tradizione e innovazione coniugando il massimo profitto comune con la tutela del territorio. Garantiamo la massima trasparenza e comunicazione dei progetti». Il presidente Rocchi spiega invece: «Sono contento di potermi mettere al servizio dei tolfetani per migliorare l’Ente, sono il capolista di un gruppo eccezionale. In 5 anni l’amministrazione uscente non ha portato nessun cambiamento; è stata, infatti, una gestione fallimentare, clientelare e subalterna all’amministrazione comunale. Tutte le entrate sono in diminuzione e ciò determina la diminuita capacità dell’Ente, incide negativamente sulla possibilità di interventi migliorativi sia sulle infrastrutture che sul patrimonio e è un pericolo per la tutela di un patrimonio naturalistico e ambientale di grande valore. Proponiamo un programma ricco e fattibile per riportare in vita l’Agraria. C’è necessità di un riassetto infrastrutturale e di razionalizzare i comparti produttivi; migliorare e selezionare la razza bovina ed equina maremmana. Occorre creare un disciplinare per l’allevamento brado con finalità di tracciabilità di un prodotto DOC biologico locale. E’ necessario un ‘‘Piano colturale dei boschi’’ aprendo un tavolo con l’assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio e attuare un piano di assegnazione in concessione di alcuni ettari di castagneto ceduo con l’obbligo di trasformarlo in castagneto da frutto e altri progetti importanti». Per la lista 3 Marco Santurbano spiega che il loro motto è ‘‘Professionalità e competenza’’ e che: «La motivazione che mi ha spinto a candidarmi è l’amore che nutro per questo territorio. Non ho trovato un posto simile ai Monti della Tolfa per bellezza e ricchezza del paesaggio e degli habitat. Purtroppo da anni assistiamo a un degrado progressivo degli ambienti ascrivibile all’abbandono delle attività tradizionali della comunità tolfetana, in primis allevamento e agricoltura e ai cambiamenti climatici generali. L’Agraria può e deve intervenire incisivamente per dare opportunità di lavoro e l’unico modo è utilizzare al meglio la risorsa unica che possiede: il territorio. Abbiamo 7 mila ettari di proprietà collettiva che, con una gestione oculata può incidere positivamente sull’economia locale con ricadute su tutti i settori produttivi. La squadra messa insieme per vincere questa sfida è molto qualificata; siamo rappresentanti dei settori della vita economico-sociale di Tolfa: imprenditori, professionisti, allevatori, cacciatori, volontari, lavoratori dipendenti, operatori turistici, insegnanti. Tutte facce pulite, motivate e capaci di dar vita ad un rinnovamento nel solco delle tradizioni».
Rom. Mos.


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