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«La scuola e il consiglio sono separate»

S. Marinella. Il dirigente scolastico Maria Zeno difende la professoressa Paola Rocchi Pioggia di interventi contro le parole di Anna Maria Lattanzi

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S. MARINELLA – Non accennano a placarsi le polemiche sorte all’indomani dell’attacco portato dalla Lattanzi alla professoressa Paola Rocchi, consigliere comunale di minoranza, tacciata dalla rappresentante della Lista Civica Santa Marinella come persona inconsistente e arrogante. La stessa Lattanzi, nelle sue dichiarazioni, chiamava in causa anche la preside dell’istituto dove la professoressa lavora. «Ho letto le esternazioni della signora Anna Maria Lattanzi nelle quali, fra le varie considerazioni rivolte alla professoressa Paola Rocchi, tira in ballo anche il suo ruolo di insegnante, la scuola e la sottoscritta come Dirigente Scolastico – dice la preside Maria Zeno – non entro nel merito politico della querelle e dei suoi toni, non mi compete e il ruolo istituzionale che rivesto mi richiede un atteggiamento super partes. Su un punto, però, ritengo sia mio preciso dovere, oltre che diritto, intervenire, visto che l’attacco, invece di essere portato solo sul piano politico inerente il ruolo della consigliera Paola Rocchi, si sposta inopinatamente sul suo ruolo di professoressa che ben conosco ed apprezzo da decenni, prima come collega di scuola ed ora come dirigente scolastico». «Questo immotivato volo pindarico dal consiglio comunale alla scuola – conclude la preside – non è tollerabile e pertanto chiedo a chiunque sia tentato di confondere gli ambiti  di astenersi da tale logica». Sulla questione sono intervenuti anche i consiglieri di minoranzaFronti, Bianchi, Ferullo e Vincenzi che attaccano duramente la Lattanzi rea di aver rivolto ingiurie al consigliere di Un’Altra Città è Possibile Paola Rocchi. Dall’opposizione si parla di «parole volgarmente offensive contro la minoranza consiliare e in particolare contro Paola Rocchi, pronunciate da una elettrice che millanta di essere a capo di un movimento politico». «Movimento che – tuonano i consiglieri – come tutti sanno, si riduce ad una persona sola e cioè lei. A parte ogni altra considerazione, che c’entra la professione di insegnante con l’attività amministrativa di un consigliere? – si domandano le minoranze – le frasi che abbiamo letto nei nostri confronti e nei confronti della Rocchi sono talmente insensate che la reazione più idonea sarebbe quella di non rispondere e di ignorare la Lattanzi, più o meno come ha fatto la città quando alle ultime elezioni l’ha omaggiata con ben 13 preferenze». Anche la sezione locale del Pd condanna le parole della Lattanzi. «Se il linguaggio adottato scade in attacchi alle persone, nel dileggio e in giudizi che niente hanno a che vedere con la nostra vita sociale, allora la nostra condanna è totale – dicono i dirigenti del Partito Democratico – colpire negli aspetti personali, professionali, caratteriali e umani le persone con lo sterile scopo di farsi protagonista della scena è un errore, è un esempio negativo per tutta la cittadinanza. Suscitare il dubbio che venga pagata di sottobanco da qualcuno per far deviare l’attenzione dalle tematiche da affrontare è grave. Il Pd esprime la solidarietà del Circolo, dei suoi iscritti e di tutti i simpatizzanti al consigliere Rocchi» (Gi.Ba.)


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