Stefano Pucci orgoglio cittadino
Il maestro Stefano Pucci è stato nominato dal Consiglio federale della Federazione Italiana Karate dirigente responsabile di tutte le Nazionali di karate e dell’attività internazionale della FIK.
Il prestigioso incarico, certamente il più importante dal punto di vista tecnico, è stato comunicato al maestro civitavecchiese dal presidente Dr. Daniele Lazzarini pochi giorni prima di Natale e rappresenta l’apice della carriera di un uomo che ha dedicato l’intera sua vita allo studio di questa antica arte marziale ormai trasformata in uno degli sport più praticati in Italia e nel mondo intero.
«Ringrazio la FIK ed in particolare il presidente Lazzarini – dichiara commosso Pucci – per l’alto onore datomi, conscio delle difficoltà e del duro lavoro a cui vado incontro; nei prossimi anni sarò molto impegnato in continui viaggi all’estero ma continuerò a dedicarmi anche ai ragazzi della Meiji Kan, coadiuvato da mia figlia Virginia, che si occuperà del settore kumite (combattimenti) e dalla bravissima Arianna Palumbo per il settore kata (forme)».
Il maestro Pucci ha raggiunto il massimo di un’avventura sportiva cominciata 45 anni fa, quando ancora ragazzo iniziò a frequentare la palestra del Prof. Aldo Vespa, per poi trasferirsi , da cintura marrone, a Roma alla corte del maestro giapponese Yamada Kohei.
Laureato in Lettere e Storia moderna, collaboratore di riviste sportive, stella del CONI al merito sportivo, Azzurro d’Italia (sez. Roma), maestro di karate specializzato CONI all’Acquacetosa di Roma, arbitro internazionale, uno dei pochi professionisti del karate italiano, vicepresidente del Comitato Lazio (dal 1988 al 1992), ancora oggi è chiamato ad effettuare stage e corsi in molti paesi dell’Est Europa, del sud America e dell’Asia. Cintura nera 7° dan, ha effettuato ben 8 viaggi studio in Giappone, il primo dei quali nel lontano 1979 .
Nel 1977 ha fondato la Meiji Kan, società fucina di campioni italiani, europei e mondiali in tutte le sigle del karate e società due volte Diploma d’Onore FIJLKAM al merito sportivo e Stella d’Oro FIK, oltre ad essere una delle società più blasonate di tutto lo sport della nostra città. È opportuno ricordare anche la sua opera di formatore di insegnati, dato che quasi tutti i tecnici di karate che attualmente operano nel comprensorio sono stati allievi del maestro civitavecchiese alla Meiji Kan.
Un curriculum impressionante che pochissimi maestri del karate mondiale possono vantare. «Devo il raggiungimento di questo importante traguardo – conclude Stefano Pucci – principalmente a tre fattori: primo la grandissima passione che ancora oggi nutro per il karate, secondo al mio carattere molto determinato che non mi ha mai fatto dubitare delle mie capacità e dei miei obiettivi, terza la più importante, ho avuto la capacità di capire che se volevo arrivare dovevo fare il professionista del karate a tempo pieno. Ed infatti è stato cosi; come in ogni sport chi arriva è un professionista, non può essere mai uno che fa il tecnico come dopolavoro».
Le sue capacità come tecnico sono state universalmente riconosciute e valorizzate in ogni organizzazione nazionale ed internazionale in cui ha militato: docente (per oltre 20 anni) ai corsi regionali Lazio della FIJLKAM, membro delle commissioni d’esame, allenatore delle nazionali FIJLKAM dal 1992 al 2005 (prima degli Juniores, poi dei militari), direttore tecnico della Polizia Penitenziaria (Fiamme Azzurre) per 13 anni, Commissario Tecnico del kumite FIAM, presidente della Commissione tecnica internazionale CSIT (la Federazione mondiale degli Enti di promozione sportiva), responsabile (shihan) per l’Italia della federazione giapponese “HAYASHI-HA’’, membro della Commissione Europea Alti gradi dello shitokai karate do, allenatore della Nazionale (femminile) della FIK, membro della commissione tecnica internazionale IKU; adesso, infine, responsabile di tutte le Nazionali italiane. E il sogno, perseguito con professionalità e tenacia, si è finalmente avverato.