«Di Silvio è tecnico e mobile ma non fa male, Marsili è più incisivo e poi è lui il campione»
di ALESSIO ALESSI
Si avvicina il giorno di Marsili-Di Silvio. Sabato al PalaSport di Tolfa i due pugili incroceranno i guantoni per contendersi la cintura europea dei Leggeri, attualmente alla vita del Tizzo. Venerdì alle 17 al Tolfa Hotel andrà in scena la prova del peso. Ricco il sottoclu di incontri che faranno da antipasto al main event, tra i vari atleti che saliranno sul ring, ci sarà anche il campione italiano dei Leggeri Manuel Lancia, recente ‘‘giustiziere’’ del Puma Di Silvio. Proprio a lui siamo andati a chiedere qualche informazione, in modo da conoscere ancora meglio il pugile he sabato affronterà a Tolfa Emiliano Marsili.
Lei ha recentemente incontrato Di Silvio per il titolo italiano, quali sono i punti di forza e di debolezza del romano?
«È un ottimo pugile, tecnico e molto mobile sulle gambe. Il suo più grande difetto credo sia quello di non avere un pugno pesante, come si dice in gergo tecnico, non fa male».
Il favorito è Marsili, è d’accordo?
«Ovviamente si. Emiliano è molto più concreto ed incisivo; d’altronde è lui il campione e non a caso. Nonostante ciò, dovrà stare attento, chi fa il nostro mestiere sa che ogni distrazione si può pagare a caro prezzo».
Due domande, infine, anche sul suo prossimo futuro pugilistico.
Sabato salirà sul quadrato in vista della difesa del titolo italiano contro Carel Sandon, che match sarà?
«Quello di Tolfa sarà un incontro di mantenimento, propedeutico alla difesa con Sandon. Lei mi dice che è considerato uno dei pugili più forti della categoria, io non sono d’accordo, nell’unico match titolato che ha fatto si è arreso al suo avversario, deve ancora dimostrare di essere un pugile vero».
Progetti futuri?
«Ora penso solo a difendere la mia corona, quando non ci sarà più nessuno da battere in Italia guarderò oltre».