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Marco Di Gennaro: «Salute e lavoro: inaccettabile baratto»

L’ex consigliere comunale interviene sulla centrale Enel 

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«Da giorni fuoriescono dalla ciminiera di Tvn  nuvolaglie che fanno sospettare che i  tanto declamati filtri a manica  si siano smanicati. Qualche giorno fa un sindacalista ebbe a dire che è ora di finirla di prendersela con l’Enel perché questo finisce con l’avere ripercussioni negative sui lavoratori, ricordando che non solo l’Enel ma anche il porto è fonte di grave inquinamento, quasi che due cose sbagliate ne facessero una giusta». Lo dichiara l’ex consigliere comunale Marco Di Gennaro che parte all’attacco: «Voglio sperare che non fosse sua intenzione riproporre l’indecente baratto tra salute e lavoro anche perché la vicenda dell’Ilva di Taranto unita a tante altre situazioni, inclusa quella dell’amianto a Civitavecchia,  hanno dimostrato quali tragiche conseguenze derivano da questo baratto. Nessuno ce l’ha con l’Enel , ma ci aspetteremmo , tenuto conto del fatto che  i conti dell’Enel sono in attivo grazie ai proventi derivanti dal carbone di Civitavecchia, che l’Enel mostrasse  una maggiore attenzione alla nostra salute ed  al nostro ambiente ed allo stesso tempo  tutelasse l’occupazione creando anche nuovi posti di lavoro.  Le attività industriali nel nostro territorio devono essere rese  eco compatibili anche a costo di  un minor profitto  e questo vale sia per TVN che per le navi in porto per le quali è imperativo che venga realizzata in tempi certi e brevi l’elettrificazione delle banchine.   La salute prima di tutto anche perché senza la salute si perde tutto, compreso il lavoro».


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