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Mercato, mercoledì il primo trasferimento

Mercato, mercoledì il primo trasferimento

Inaugurazione di un box alla nuova struttura di San Lorenzo. Ma non mancano i problemi

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CIVITAVECCHIA – Il primo box della rinnovata struttura di San Lorenzo è pronto per l’inaugurazione di mercoledì. Alzerà le serrande a quasi quattro anni dal trasferimento “temporaneo” voluto dall’allora amministrazione Moscherini per dare il via alla riqualificazione del mercato. Oggi, alla spicciolata, con la struttura pronta ormai da diverse settimane, potranno iniziare a tornare ai propri posti gli operatori del San Lorenzo. In realtà nella nuova struttura manca la luce, tanto che ci vorranno quattro giorni lavorativi per mettere le cose a posto. Ma tra venerdì e oggi la quasi totalità degli operatori si è recata agli uffici del Comune per sottoscrivere i nuovi contratti, dopo ‘‘l’ultimatum’’ del commissario straordinario Ferdinando Santoriello: chi si rimette in regola con i canoni concessori arretrati e firma i nuovi contratti bene, altrimenti il rischio è rappresentato dalla revoca dei contratti. A quanto pare i morosi hanno chiesto tutti una rateizzazione del debito, a conferma della volontà di mantere in piedi la propria attività. Nei giorni scorsi, inoltre, è stato affisso una cartello, da parte della Cogeco7, società che sta eseguendo i lavori, nel quale si annuncia che a partire da domani, 18 febbraio, la società provvederà a rimuovere le celle frigo dai box temporanei, chiedendo quindi agli operatori che le usano di svuotarle. Sicuramente questo intervento slitterà di qualche giorno, almeno in attesa dell’allaccio della luce nella nuova struttura. Fatto sta che, se non dovessero esserci ulteriori problemi, i mercatali del San Lorenzo potranno davvero tornare tutti ai propri posti nell’arco di pochi giorni. A preoccupare, al momento, è però un’ordinanza che, da mercoledì mattina, vieterebbe il transito e la sosta di auto attorno a piazza Regina Margherita. «Si vanno a perdere così decine e decne di parcheggi – ha commentato la rappresentante dei banchi della Palmetta Emanuela Candolfi – se al tempo stesso avessero anche trasferito gli ortofrutticoli, allora quei posti si sarebbero recuperati sulla trincea ferroviaria. Ma così non è e quindi rischiamo di perdere gli uni e gli altri». In effetti ancora non sono stati ridisegnati gli stalli attorno alla piazza che potrebbero così consentire il trasferimento anche degli operatori dell’ortofrutta ospitati sulla trincea. Voci di corridoio parlano dell’impossbilità a procedere, da parte degli uffici e degli operai del Comune, per mancanza di soldi. Bisogna quindi attenderw qualche giorno per vedere come andranno a finere le cose. Nel frattempo rimane in sospeso la questione dell’ittico, con i macellai che chiedono di rivedere il canone d’affitto, e soprattutto il problema delle superfetazioni, con gli operatori ancora in attesa di incontrare da soli il commissario e avere chiarimenti sul progetto delle nuove edicole, su cui c’è soltanto molta confusione.  


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