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Aec, lavoratrici preoccupate per il futuro

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CIVITAVECCHIA – Hanno espresso, all’unanimità, la propria contrarietà al ritorno del servizio in cooperative, alla riduzione del costo del lavoro inferiore alle normative, alla riduzione della spesa per un servizio sociale a favore dei bambini e delle loro famiglie. Le assistenti educatrici culturali per alunni minori con handicap (Aec), all’indomani dell’assemblea sindacale convocata dai sindacati di categoria e rsa aziendali, si rivolgono al commissario prefettizio, al dirigente della pubblica istruzione, alla cittadinanza e, soprattutto, ai candidati sindaco e consiglieri, per ricordare che «questo è un servizio sociale e merita più attenzione e valorizzazione». Il Comune, dieci anni fa, passò il servizio Aec dalla cooperativa ad Etruria Servizi prima e ad Ippocrate. «Le lavoratrici – hanno spiegato i sindacati – sono veramente stanche di avere salario molto basso, di circa 6 euro all’ora delle 25 che il Comune spende, e di pensare che qualcuno le voglia far tornare in cooperativa con ulteriore pericolo dei loro diritti a favore del profitto del privato». 


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