Pubblicato il

Evasione: nei guai la Comar Yachts

Evasione: nei guai la Comar Yachts

FIUMICINO. La società, tra le più famose nel settore della costruzione e vendita delle barche a vela,  avrebbe aggirato il fisco per un milione di euro. La procura di Civitavecchia, pm Del Giudice, ha chiesto il rinvio a giudizio per Massimo Guardigli e per Luciano Forlani

Condividi

FIUMICINO – Circa un milione di euro evasi al fisco. E’ quanto ha scoperto la Procura della Repubblica di Civitavecchia nei confronti della Comar Yachts srl, una delle società più famose a livello nazionale ed internazionale che costruisce e vende barche a vela, con sede a Fiumicino. Il sostituto procuratore Lorenzo Del Giudice, titolare del fascicolo, ha chiuso l’indagine chiedendo il rinvio a giudizio per Massimo Guardigli, amministratore unico della società, e per Luciano Forlani, «incaricato da Guardigli – scrive il pm nell’avviso di conclusione d’indagine – quale autore materiale della redazione dei documenti contrattuali e contabili falsi o relativi ad operazioni inesistenti nonché dei trasferimenti fraudolenti di denaro all’estero al fine di evadere le imposte». Denaro che, sempre stando alla magistratura inquirente, finiva a Madeira, ed in istituti di credito di Lugano, in Svizzera, e di Panama. Evasione, quella ipotizzata dalla Procura, che si è protratta per ben sei anni, dal 2004 al 2010. In sostanza, i due emettevano fatture per operazioni inesistenti, come detto, emesse dalla Silente Trading e Invenstimentos Lda di Madeira, appositamente registrate in scritture contabili, all’interno delle quali indicavano elementi passivi fittizi. «Fatti aggravati – aggiunge nell’avviso il dottor Del Giudice – commessi con il contributo di un gruppo criminale organizzato impegnato in più di uno Stato». Una serie di fatture, una ventina, con le quali i due approfittavano per trarre un guadagno del tutto personale, abusando del rapporto professionale che intrattenevano con la Comar. Le somme di denaro di quelle venti fatture, attraverso operazioni bancarie, transitavano sul conto corrente numero 7645 intestato alla Chereston Holding di Panama, aperto presso la Banca Arner di Lugano.


Condividi

ULTIME NEWS