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Fino a 3 euro per soggiornare

Fino a 3 euro per soggiornare

La tassa non toccherà chi ha già prenotato a Civitavecchia. Esenti, ad esempio, i minori di 12 anni e chi pratica terapie in città

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CIVITAVECCHIA – Le prime feste sono appena trascorse ma le sorprese non finiscono mai. Al rientro dalle festività appena trascorse i civitavecchiesi, ma soprattutto i turisti che decideranno di pernottare in città, troveranno la tassa di soggiorno. Ma a doverla pagare non saranno tutti. Sarà esente dal pagamento chi ha prenotato prima dell’adozione della delibera, ossia il 24 aprile. Stessa cosa non varrà per i turisti “last minute”. Loro pagheranno a seconda delle stelle della struttura alberghiera scelta. Per i 5 stelle si pagherà 3 euro a notte, 2 euro per i 4 e 3 stelle e per residence e appartamenti per ferie, 1,80 euro per 2 e 1 stella e 1,50 euro per affittacamere,  ed&breakfast, campeggi e agriturismi. Il pagamento riguarderà solo i primi 3 giorni di pernottamento. A dover informare i turisti dell’entrata in vigore della tassa, sarà proprio il gestore. I proventi che andranno a finire nelle casse del comune saranno poi destinati al «finanziamento degli interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione – si legge nel regolamento – fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali». Una tassa istituita nonostante il parere contrario di Confcommercio e Federalberghi che da ultimo avevano chiesto la sua entrata in vigore a partire dal prossimo anno. Una richiesta, a quanto pare non accolta, anche se il commissario ha tenuto conto di altre richieste giunte proprio dalle associazioni di categoria. A cominciare da quella di non far pagare chi ha già prenotato. E ad essere esenti dal pagamento dell’imposta, come si legge nel regolamento, saranno anche «gli iscritti all’anagrafe dei residenti del comune di Civitavecchia, i minori entro il dodicesimo anno di età, coloro che pernottano presso gli ostelli della gioventù, coloro che praticano terapie riabilitative presso strutture sanitarie site nel territorio comunale, coloro che assistono degenti ricoverati presso strutture sanitarie site nel territorio comunale, in ragione di un accompagnatore per paziente, entrambi i genitori accompagnatori di malati, i volontari che nel offrono il proprio servizio in città, in occasioni di eventi e manifestazioni organizzate dall’amministrazione comunale, provinciale e regionale o per emergenze ambientali,; gli appartenenti delle forze di polizia, statali e locali, nonché del corpo nazionale dei vigili del fuoco che soggiornano per esigenze di servizio, le persone disabili, la cui condizione di disabilità sia evidente o certificata ai sensi della vigente normativa italiana e di analoghe disposizioni dei paesi di provenienza dei cittadini stranieri». L’imposta dovrà essere versata direttamente dal gestore nelle casse del comune entro 60 giorni dalla notifica dell’atto di accertamento, in caso contrario sarà riscossa coattivamente. Allo stesso tempo però, il regolamento prevede la costituzione di un osservatorio permanente formato “dall’amministrazione e dalle associazioni maggiormente rappresentative dei titolari delle strutture ricettive”. A loro il compito di “monitorare gli effetti dell’applicazione dell’imposta e di formulare eventuali proposte correttive”.


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