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Ripascimento sì, ma non per tutti

FIUMICINO. Fregene sud aspetta gli interventi promessi in primavera e a Fiumicino il ripascimento è a macchia di leopardo

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FIUMICINO – Ripascimento sì ma non per tutti. A Fiumicino il trasferimento di sabbia prelevata davanti ai chioschi Dada Umpa e Mediterraneo ha “premiato” solo alcuni fortunatissimi stabilimenti e chioschi, tipo Oasi o Veliero, lasciando a bocca asciutta altri, vedi Tirreno o Queen Mary. A Fregene sud invece gli interventi promessi in primavera non sono mai partiti e forse scavalleranno tra fine giugno e inizio luglio, in piena stagione estiva, con disagi evidenti per tutti: operatori e turisti. I mugugni ci sono e i gestori dei vari chioschi e stabilimenti non si sono nascosti. “Sono molto amareggiata – dice Enrica Cherubini del Tirreno -. Da due anni si effettuano interventi sulla costa e in entrambe le occasioni il tratto eroso davanti al mio stabilimento viene escluso. Eppure sarebbero stati sufficienti una decina di camion per restituirci parte dei circa 15 metri di arenile inghiottito dal mare per i quali paghiamo regolarmente le tasse e un semplice escavo per restituirci un po’ di fondale. Purtroppo l’acqua è bassa e chi vuole farsi un bagno supera gli scogli con un grosso rischio: il pattino di salvataggio di impunta sul fondale basso”. Stessa situazione al Queen Mary. Gli interventi di ripascimento morbido dovevano partire qualche settimana fa. Sono stati rimandati prima allo scorso lunedì e poi scavallati ancora a data da destinarsi. “Dopo le affermazioni del sindaco – afferma Veronica Luca, titolare della spiaggia attrezzata – eravamo convinti di aver risolto il problema. Invece è praticamente iniziata la stagione e dell’opera a difesa della veranda, più volte ricostruita e devastata dall’erosione, neppure l’ombra”. A Fregene sud invece ancora si attendono gli interventi di ripascimento promessi per la scorsa primavera. “Non nascondiamo la delusione per i ritardi” sottolinea Luca Pacitto dello stabilimento Point Break. Critica la consigliera Federica Poggio: “Le promesse del sindaco Montino gli operatori del settore le ricordano ancora molto bene. Siamo a giugno inoltrato, la stagione balneare è partita da oltre un mese e mezzo e diversi stabilimenti del lungomare sono senza spiaggia. Fregene sta anche peggio, gli interventi di ripascimento erano stati promessi per la primavera e se va bene arriveranno a luglio con disagi per operatori e turisti. Una romanella costata oltre 300mila euro (tutti soldi pubblici) che non risolverà nulla. I danni per un settore che dà lavoro a centinaia di persone e traina tante attività commerciali dell’indotto sono incalcolabili. Se non cambia qualcosa il rischio è che i turisti scelgano altri lidi e per la nostra economia saranno dolori”.

 


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