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Gatc, alla luce nuove testimonianze di storia antica

Visibili al pubblico circa 500 metri di circuito murario del castrum romano di Pyrgi. Il tratto conserva ancora i resti di ben tre delle quattro porte originali dalle quali uscivano le strade

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S. MARINELLA – Continuano a venire alla luce splendide testimonianze di storia antica grazie all’intervento dei volontari del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite che, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale, hanno riportato alla luce l’intero circuito murario in opera poligonale del Castrum romano di Pyrgi. Circa 500 metri di mura sono ora nuovamente visibili dopo un duro lavoro di scavo degli esperti che le hanno dissepolte. Il tratto ritrovato, costruito in grandi blocchi di pietra calcarea messi in opera a secco, conserva ancora i resti di ben tre delle quattro porte originali dalle quali uscivano le strade rivolte verso le altre colonie romane del territorio Alsium in direzione dell’attuale Palo Laziale e Castrum Novum a Santa Marinella. La porta nord era rivolta alla via Aurelia che veniva raggiunta con un breve diverticolo. Resta invece ancora sepolta e sconosciuta la porta affacciata sul mare che dava accesso al porto antistante la città. Il muroè spesso circa tre metri e alto più di otto, liscio verso l’esterno e contraffortato all’interno da un alto agger di terra. Sulla sommità doveva trovarsi un parapetto merlato di tufo, alcuni resti del quale sono ancora visibili nell’intercapedine della “Casa della Legnaia” all’interno del castello. Il percorso delle mura è ora ben visibile e può essere riscoperto con una breve passeggiata a partire dalla spiaggia del castello. Entusiasta del lavoro svolto dai volontari, la dottoressa Rossella Zaccagnini, funzionaria archeologa per il territorio della Soprintendenza Archeologica per l’Etruria che, insieme alla Soprintendente Alfonsina Russo, ha pubblicamente ringraziato l’associazione in occasione della cerimonia svolta per il 50° anno dalla scoperta della lamine d’oro di Pyrgi, alla presenza degli ambasciatori di Tunisia e del Libano, paesi eredi dell’antico popolo fenicio che era in stretti contatti con gli etruschi di Pyrgi, del sindaco Roberto Bacheca e del suo vice Carlo Pisacane. Grande soddisfazione del presidente del Gatc Renato Tiberti e del direttore del Museo Civico Flavio Enei che ha seguito da vicino l’attività del gruppo di lavoro coordinato da Gianfranco Pasanise. «Ora l’intera area archeologica delle mura pyrgensi sarà mantenuta pulita da noi in forma permanente con il prezioso ausilio di Gabriele Mirai che, come socio Gatc da oltre un anno, nell’indifferenza generale sta mantenendo pulito il castello di Santa Severa a titolo gratuito per amore delle cose che appartengono a tutti – dicono i volontari – un altro pezzo importante del patrimonio storico archeologico di Santa Marinella è stato quindi recuperato e valorizzato grazie all’opera della nostra associazione che, con circa 300 soci iscritti, da oltre quindici anni è attiva sul territorio con iniziative di ricerca, tutela e valorizzazione dei beni culturali». (Gi.Ba.)


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