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Rimborsopoli: "Assurdo che l'amministrazione risponda solo se sollecitata dalla stampa"

CIVITAVECCHIA. Bevilacqua e Leopardo all'attacco del M5S: "Evidente la volontà dell'ex amministrazione di voler far luce su determinate questioni"

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CIVITAVECCHIA – “Il  cosiddetto caso rimborsopoli è una vicenda molto delicata e grave pertanto non è concepibile che un’amministrazione si faccia sentire solo in merito alle notizie apparse sui giornali”. Lo affermano Giulia Bevilacqua ed Enrico Leopardo, membri della direzione Pd.  I due poi continuano:
“Non si può pensare di dare risposte ai cittadini solamente perché stimolati passivamente da articoli apparsi sulla stampa o da altri canali.
Tale problema dovrebbe esser stato noto all’attuale amministrazione sin dai primi giorni di insediamento a Palazzo del Pincio; superficiale ci appare la risposta, tra l’altro sempre uguale, di un conseguente studio del caso ed è ridicolo affermare “che la vicenda evidenzia ancora una volta la scarsa attenzione delle precedenti amministrazioni”.
In campagna elettorale abbiamo tutti assistito ai discorsi dei grillini che, con la loro verità in tasca, hanno attaccato tutto e tutti, predicando che loro, se eventualmente eletti, avrebbero fatto della vecchia casa comunale un nuovo palazzo della trasparenza dove i cittadini potessero leggere tutti gli atti; ed invece ora che sono stati eletti assistiamo ad un’inversione del fenomeno: pur di non affrontare la realtà, danno la colpa agli altri.
Ci duole distoglierli da questo meccanismo ma ricordiamo all’attuale amministrazione che il caso rimborsopoli è nato, guarda caso, proprio dalla relazione di un certo dott. Macchietti, nominato OIV dall’ex sindaco Tidei con decreto sindacale ad hoc. Tale nomina pertanto rende evidente la volontà dell’ex amministrazione Tidei di far luce su determinate questioni.
Apprendiamo anche con stupore le affermazioni emerse, sempre sulla stampa, di qualche dirigente che afferma che “la relazione è stata redatta con scarsa conoscenza delle norme vigenti in materia”. A tale dichiarazione rispondiamo che tra le varie funzioni dell’OIV, come si evince dal regolamento, sussiste il compito di garantire la correttezza dei processi di misurazione e valutazione, compreso l’utilizzo dei premi, secondo quanto previsto dai contratti collettivi nazionali.
Da questa certezza, il dott. Macchietti avviò un percorso propedeutico di conoscenza di tutte le procedure amministrative attuate dall’Ente relativamente al sistema di misurazione e valutazione della performance. Da ciò emersero una serie di criticità che furono portate a conoscenza dell’Amministrazione Tidei, alcune rilevate autonomamente dall’OIV ed altre che risultavano essere già state segnalate dall’ispezione del MEF, prot. 67913 del 23 maggio 2007.
Ogni documento è puntualmente sintetizzato nella relazione che il Segretario Generale ha inviato al Collegio dei Revisori dei Conti come sollecitato dal successivo Organismo indipendente di valutazione che ha peraltro effettuato la segnalazione alla Procura regionale della Corte di Conti del Lazio e nel corso delle proprie funzioni “casualmente” revocato dal Commissario prefettizio.
A questo punto non pensiamo sia necessario elencare qui tutti i dettagli delle criticità, soprattutto quelli riguardanti i compensi “ritenuti illeggitimamente corrisposti” dal servizio ispettivo del MEF.
Gli atti sono molto precisi e parlano da sé, è giunto il momento di prendersi le proprie responsabilità con la convinzione di evitare puerili tarantelle, la cui giustificazione si scioglie come neve al sole”.


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