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"Civitavecchia può essere un luogo di accoglienza vera"

CIVITAVECCHIA - Da Link Democratico una riflessione dopo l'ipotesi di accoglienza immigrati alla caserma De Carolis

CIVITAVECCHIA - Da Link Democratico una riflessione dopo l'ipotesi di accoglienza immigrati alla caserma De Carolis

CIVITAVECCHIA – “L’evoluzione geopolitica convulsa che il mondo in cicli sempre più brevi espleta porta con sé un fenomeno straordinariamente importante come quello delle migrazioni, che riguardino singole persone, interi popoli, che siano motivate da ragioni religiose, politiche, sociali, esse sono sempre il termometro di uno scenario più ampio che va a svilupparsi, diventano, per quanto sopra detto, una lente per comprendere la nostra società – lo affermano gli esponenti politici vicini al Pd, per la precisione di Link Democratico – il Mediterraneo per ragioni storico politiche e di geografia umana e fisica è sempre stato un crocevia straordinariamente importanti di migrazioni, quella che, conseguente mente alla primavera araba (ma già da decenni) sta portando moltissimi africani da varie nazioni in Europa, è un processo imponente, realisticamente inarrestabile, pensare di non risolverlo, o di risolverlo tappandosi gli occhi significa non solo non guardare in faccia il presente, ma anche perdere la sfida col futuro.
La nostra città, che si trova al centro del Mediterraneo è luogo naturale di passaggio per un flusso importante, lo intuiamo osservandola, lo leggiamo però nella cronaca, l’importante è rendere questa sfida una grande opportunità: Civitavecchia non deve diventare un lager sulla costa, bensì può e deve essere un luogo di accoglienza e di solidarietà vera. Solidarietà e accoglienza vera non devono essere parole di una retorica da salotto, devono trasformarsi in investimenti per creare strutture e professionalità adatte a questa sfida, strutture e professionalità che non possono far altro che arricchire Civitavecchia.
Interpretare la modernità oggi vuol dire fare dell’inevitabile processo di creolizzazione che il mondo va percorrendo un’occasione di crescita umana, politica, ed anche e soprattutto socioeconomica, laddove integrazione c’è stata nel senso più lato del termine i flussi migratori hanno portato ricchezza e dopo due, tre generazioni, quelle comunità “nonpiùstraniere” producono più in termini di forza lavoro di quanto costano in termini di assistenza.
Civitavecchia può vincere questa sfida, rivolgiamo questa lettera all’amministrazione come un invito, una riflessione ed una “sfida” positiva, mettendoci a disposizione della città”.

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