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Statua del bacio, Cozzolino: "Non è un'icona di Civitavecchia"

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CIVITAVECCHIA – Ha affidato il suo pensiero ancora una volta ai social network il sindaco Antonio Cozzolino intervenendo sulla vicenda della rimozione dalla Statua del Bacio da piazza degli Eventi. “Abbiamo avuto dei contatti con la proprietà per capire l’iter che ha portato all’evento. La proprietà aveva già impegnato la statua in una città francese in cui è prevista una commemorazione legata alla guerra – si legge nel post – alla proposta dell’assessore D’Antò di transare monetariamente, hanno risposto che non potevano prendere in considerazione alcuna offerta per l’impegno già preso ma, nel caso, avrebbero riportato la statua a Civitavecchia. So che qualcuno non ha preso bene la cosa, ma ricordo che qualcuno non la prese bene neanche quando la posizionarono e neanche quando si sborsarono 30.000 euro per tenerla. E i motivi erano validi. A prescindere dalla bellezza (opinabile) della statua, non stiamo parlando di un’icona di Civitavecchia – ha chiarito Cozzolino – parliamo di un simbolo americano. Parliamo di una statua che è lì da qualche anno non da lustri; parliamo di un’effige che è un’icona di chi ha raso al suolo la nostra città. Ovviamente qualcuno mi taccerà di antiamericanismo. Ovviamente è un’idiozia. Mi limito a constatare. Non ho visto nessuno stracciarsi le vesti perchè la Rocca è in quelle condizioni da decenni; alla presentazione del libro di Tarcisio de Paolis sui dipinti a palazzo Manzi eravamo 40. Nessuno ha mai protestato perchè le Terme Taurine non sono valorizzate come meriterebbero e probabilmente nessuno sa che sotto corso marconi c’è un pezzo di città che, questo si, rappresenta la nostra storia. Come la chiesa dei santi martiri giapponesi, unica al mondo. E potrei continuare. Dovevamo condividere la decisione con la città? può darsi…ma questo fatto va preso come un’opportunità: quella di avere in uno dei posti più rappresentativi di Civitavecchia qualcosa che rappresenti la città e la “civitavecchiesità”. Ed è quello per cui lavoreremo”.

Nel pomeriggio è poi arrivato il comunicato ufficiale del sindaco Cozzolino e dell’assessore Enzo D’Antò:
“Di fronte alle polemiche sollevate questa mattina per la rimozione della Statua del Bacio, l’amministrazione comunale intende fare delle precisazioni. Innanzitutto, il Comune non ha mai acquistato la suddetta scultura, presente in città da ottobre 2011 quando, durante l’amministrazione Moscherini, era stata autorizzata la sua installazione a Piazza degli Eventi.
La vicenda è stata seguita dall’assessore D’Antò, che ha contattato l’azienda proprietaria della statua, la quale ha comunicato che era stato preso un impegno con una città francese della Normandia in cui si sta organizzando una festa di commemorazione della fine della guerra. “Quando ho chiesto alla società se la statua potesse rimanere qui – ha spiegato l’assessore – mi è stato detto che era ormai troppo tardi, vista l’inerzia con cui le passate amministrazioni hanno gestito la sua permanenza a Civitavecchia. Per questo motivo, hanno deciso di impegnarsi con un’altra città”.
Tutto ciò è avvenuto qualche giorno fa, un tempo limitato per darne tempestiva comunicazione alla cittadinanza.
Tuttavia per capire la vicenda, è bene conoscere la cronistoria della Statua del bacio. Dopo il suo arrivo in città che, come detto sopra, è avvenuto nel 2011, era stato accordato un periodo di permanenza limitato. A febbraio 2012 l’amministrazione aveva chiesto una proroga di qualche mese, la quale era stata accolta dietro il pagamento di 5 mila euro, soldi che non sono mai arrivati all’azienda.
Dopo l’insediamento di Tidei, al Comune arriva un sollecito di pagamento, che tuttavia non viene preso in considerazione. Lo scorso anno poi si procede allo sdoganamento della statua, per il quale vengono pagati 30 mila euro.
“Mi dispiace dell’atteggiamento dei consiglieri di minoranza – ha commentato il sindaco – per un’effige che non rappresenta la civitavecchiesità. Infatti è un simbolo americano, anche se non voglio passare per un antiamericano. Mancata comunicazione? Su questo punto faccio mea culpa con i civitavecchiesi e forse avremmo potuto gestire meglio la cosa”.
Fino ad oggi la Statua è stata in un punto della piazza in cui diversi ferrovieri persero la vita durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Si potrebbe pensare di utilizzare, in futuro, il posto per ospitare opere che rappresentino meglio la storia di Civitavecchia.
 


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