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Statua del bacio, Sel: "Operazione sintomatica della qualità di questa democrazia"

CIVITAVECCHIA - Duro attacco della segreteria di partito all'amministrazione 5 stelle

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CIVITAVECCHIA – “L’episodio della rimozione della statua del bacio è sintomatico di una serie di questioni che attengono alla qualità della democrazia, alla consapevolezza culturale e alla maturità e capacità politica della giunta pentastellata – lo afferma in una nota la segreteria di Sel – una mattina di settembre, senza che i cittadini civitavecchiesi fossero informati e senza che venisse richiesta la loro opinione, operai smantellavano la statua del bacio e la portavano via.
Interpellato di prima mattina, il sindaco ha detto che non ne sapeva niente. Chi ha preso, quindi,  quella decisione? Quale atto formale è stato costruito, chi ha dato l’ultimo ordine? Esiste un governo cittadino parallelo di cui i civitavecchiesi non conoscono adepti, scopi, e confini ? E che prende decisioni sulla testa del sindaco il quale è poi costretto ad addossarsi responsabilità non sue? Il suo governo è libero o deve rendere conto a terzi che non siano i suoi concittadini? Naturalmente noi siamo liberissimi di non credere ad una parola del comunicato del sindaco.
Questa opacità, da tre mesi a questa parte, è la costante nel rapporto amministratori-amministrati. Che sia la statua del bacio, l’area metropolitana, le manutenzioni stradali, l’HCS o anche la più insignificante decisione, tutto sta avvenendo in una nebbia che copre paura di prendersi responsabilità, diffidenza e mancanza di fiducia nella struttura comunale, malcelata superiorità morale che paralizza qualunque azione della giunta.  E intanto la città avrebbe bisogno di interventi radicali e veloci sulla pulizia delle strade e dei marciapiedi, sulle buche e le perdite d’acqua che a decine puntellano, transennate, la città; sulle questioni irrisolte della penuria dell’acqua e dell’arsenico nell’acqua, della vertenza Enel passata in cavalleria, sulle partecipate, la raccolta differenziata, il servizio trasporto pubblico, tutte questioni che il Movimento 5 Stelle agitava come clava contro la giunta di centro sinistra e per le quali sembrava che avesse la soluzione in tasca.
Ed è, infatti, paradossale che l’unica cosa portata a compimento da questa giunta sia la rimozione di questa innocua statua che i civitavecchiesi avevano imparato ad amare e che la stessa amministrazione  non aveva esitato a mettere come sfondo del suo cartellone estivo.
Fa specie che il nutrito gruppo di ingegneri e laureati  che compongono l’amministrazione abbia un orizzonte culturale cosi limitato da non capire il vero significato della statua e del suo titolo “Unconditioned Surrender”  ( resa incondizionata) e del contesto in cui fu scattata la foto alla fine della Seconda Guerra  Mondiale e dalla quale la statua trae ispirazione. Resa incondizionata all’amore, alla pace, alla fratellanza e alla concordia: difficile da far capire a chi si sente in guerra con l’universo mondo.
Tanto decisionismo e furia iconoclasta sull’odiato simbolo di passate amministrazioni, i 5 stelle avrebbero potuto esercitarlo sulla centrale a carbone, i cui effetti e pericolosità denunciavano, più per polemica contro l’amministrazione di centro sinistra che  per sincera preoccupazione,  quando erano all’opposizione. Oggi che sono al governo della città tacciono su emissioni, qualità dell’aria, prescrizioni, bosco, tempi di chiusura e riconversione ecologica delle centrali come avevano promesso in campagna elettorale.
Dalle poltrone di palazzo del Pincio la prospettiva cambia anche per chi si sente rifacitore del mondo”.


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