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Serpente: "Scandaloso il tentativo di privatizzazione del TPL locale"

CIVITAVECCHIA - L'ex assessore ai trasporti attacca: "Non vorrei che con l’Amministrazione Cozzolino ai poteri forti (Tour operator) riuscisse quello che non è riuscito con noi"

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CIVITAVECCHIA – “I cittadini si saranno certamente accorti dell’improvviso aumento del traffico dei bus turistici all’interno della città, nonché del via vai di bus e di passeggeri a piedi dal parcheggio realizzato a Porta Tarquinia verso la stazione. Inoltre è tornata di attualità la questione del TPL locale per merito di una denuncia, opportuna, della UIL trasporti – questa l’analisi dell’ex assessore ai trasporti Sergio Serpente, che poi però continua – ritengo che occorra far chiarezza su quanto sta succedendo realmente. Per fare ciò, è necessario riassumere brevemente i contenuti dell’accordo che il mio assessorato aveva raggiunto in un tavolo istituzionale presente anche l’Autorità Portuale.
L’accordo prevedeva la realizzazione di una stazione marittima gestita dal Comune inserita nella stazione FS e una linea di bus da questa al porto; un’altra linea di bus con itinerario in città, con varie fermate, a disposizione di quei crocieristi (tanti) che preferiscono non andare a Roma; una terza linea di bus intercomunali per favorire il circuito turistico comprensoriale quale alternativa a quello della capitale. Il tutto gestito, a tariffe giuste, da Argo, con il supporto di Port Mobility in caso di sovra richiesta. Inoltre erano previste le aree di sosta regolamentate per gli NCC individuate in prossimità del porto e gli stalli per i taxi sotto le navi.
Il pacchetto completo, che introduceva un elemento importante quale l’ingresso dei mezzi di Argo nel porto, determinando nei fatti la tanto reclamata integrazione porto – città, oltre a delineare il disegno del progetto complessivo sul TPL locale che come amministrazione, partito (e, mi si permetta, anche  personale) avevamo, rilanciava la società partecipata, manteneva il carattere pubblico di un servizio essenziale e cercava di regolamentare un settore per troppo tempo in balia di faccendieri e personaggi anche di dubbia legalità.
Parallelamente, il mio assessorato aveva messo in piedi un sistema di compensazione economica per la città relativa all’enorme transito di bus crocieristici verso Roma (che peraltro non dovevano entrare assolutamente in città  ma passare per la bretella a nord), istituendo la famigerata tassa di ingresso, che i tour operator, attraverso politici compiacenti e la stessa Autority hanno violentemente contestato, ma che io rivendico totalmente come provvedimento giusto e appropriato. Ma questo è solo per completezza di informazione, in quanto solo marginalmente tocca il tema oggetto del mio attuale intervento.
Cosa è rimasto di quel progetto? Pare più nulla, considerando che adesso i bus turistici transitano e stazionano impunemente per il centro, i bus di Argo non possono entrare nel porto ma solo arrivare a Porta Tarquinia, nessuna notizia della linea intercomunale e di quella cittadina, mentre è nei fatti una cessione del servizio bus per la stazione alla società Port Mobility, pare dietro compenso al Comune di 0,50 centesimi a passeggero. Questo cosa significa? La privatizzazione completa del servizio pubblico locale, la gestione dell’intero traffico crocieristico in mano ai tour operator, l’affossamento delle imprese private locali che prima mantenevano una quota importante, integrativa, del settore  trasporti, e soprattutto la definitiva scomparsa di Argo, con conseguente inasprimento della crisi occupazionale, senza dimenticare un aumento dell’inquinamento in città. Come dire, ai privati i guadagni, al pubblico la gestione delle perdite e delle criticità di ritorno, ambientali e sociali.
Non vorrei che con l’Amministrazione Cozzolino ai poteri forti (Tour operator) riuscisse  quello che non è riuscito con noi”.


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