Stefano Tangini commenta il ritorno in nerazzurro
di GIAMMARCO MORGI
L’accordo era nell’aria già da qualche tempo e nei giorni scorsi è arrivato l’annuncio definitivo: Stefano Tangini è un giocatore dell’Asd Civitavecchia. Un ritorno in nerazzurro di grande spessore per la società di via della Mediana che riabbraccia un pilastro del Civitavecchia che fu, capitano di quella squadra che scelse di emigrare sull’altra sponda del calcio a 5 cittadino, indossando per due stagioni la casacca gialloblu dell’Atletico Sacchetti, e che adesso, anche se infortunato e con sei giornate di squalifica da scontare, è pronto per riabbracciare quei colori che, per usare un suo stesso commento, «porto da sempre nel cuore».
Ecco l’intervista rilasciata dal giocatore alla nostra testata.
Cosa pensa del suo ritorno in nerazzurro?
«Sono molto contento di tornare all’Asd Civitavecchia. Per me è stata e sarà sempre la prima squadra, anche se sono stato benissimo in queste due stagioni all’Atletico Sacchetti, dove ho trovato persone splendide, amici prima di tutto, sia dentro che fuori dal campo, e ringrazio tutti per le tante emozioni che mi hanno regalato».
È ancora infortunato, come procede la riabilitazione?
«Mi aspettano ancora circa due mesi di allenamento differenziato. Lavorerò in palestra e alternerò sedute di corsa per testare le condizioni del ginocchio. Comunque dovrò scontare le sei giornate di squalifica per l’espulsione rimediata nel playout della scorsa stagione, ma l’importante è verificare le condizioni del ginocchio prima di tutto. Quando non sforzo non sento dolore, mentre se carico inizio a sentire dolore. Ora il problema sta nel vedere quanto riesco a migliorare proprio sotto questo punto di vista».
All’Atletico Sacchetti era compagno di squadra di suo fratello Simone, capitano dei gialloblu. Lui come ha preso la sua scelta?
«Devo dire che l’ha presa bene, senza alcun rancore. È contento per me perché sa che questa scelta mi rende felice. Non credo che ci sarà rivalità, eccetto quella sportiva, naturalmente».
Il presidente Quagliata ha detto che sarà un elemento d’esperienza sia dentro che fuori dal campo, è pronto per questo ruolo?
«All’inizio entrerò nel gruppo in punta di piedi come è giusto che sia e anche perché ho sempre fatto così. Il mio obiettivo è dare il mio apporto alla squadra, dando il massimo per il gruppo, ginocchio permettendo naturalmente. Se poi la mia esperienza potrà essere d’aiuto alla squadra e magari ai ragazzi giovani ne sarò molto felice».
Lei ha un asso nella manica, ‘‘la mina’’ potremmo definirla, ricordando un film intitolato ‘‘Amore, bugie e calcetto’’. Torneremo a vedere il suo destro poderoso su calcio di punizione anche in nerazzurro?
«Ginocchio permettendo si. Come ho detto mi impegnerò al massimo sia per recuperare fisicamente che per dare il mio apporto alla squadra e se potrò essere utile al mister Di Maio e al gruppo ne sarò estremamente felice».