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In 5 senza un tetto: nessuna soluzione

In 5 senza un tetto: nessuna soluzione

Questa mattina un'accesa protesta al Pincio del Movimento Ottimo Consiglio. Cozzolino ha incontrato la famiglia che vive nell’area ex Italcementi: «Stiamo lavorando per risolvere il problema». Per il momento alcuni volontari si stanno preoccupando di fornire beni di prima necessità

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CIVITAVECCHIA – Costretti ad abitare in una roulotte nei pressi dell’area ex Italcementi, a mangiare all’aperto e in condizioni disumane. È la triste storia di due coniugi, che insieme ai tre figli, di cui uno minorenne, vivono una assurda condizione di precarietà, da quando sono stati costretti a lasciare anche l’unica abitazione occupata abusivamente, per via di un provvedimento adottato dall’amministrazione a Cinque Stelle. E questa mattina si è scatenata la protesta di alcuni cittadini. Gara di solidarietà per sostenere la famiglia civitavecchiese in difficoltà, partita da San Liborio e promossa da Angelo Pierotti e Daniele Regina. Di buon’ora, a piazzale Guglielmotti, si sono presentati i protagonisti di questa vicenda, affiancati da Pierotti e Regina con tanto di megafono e catene. Momenti di tensione, fino a quando non è arrivato il sindaco Antonio Cozzolino, che dopo un primo contatto con le parti, ha preferito incontrare i due coniugi presso l’ufficio Servizi Sociali di via Battisti, per verificare i fatti raccontati e fare i dovuti riscontri. «Ci hanno detto che il Comune già ha concesso troppo – avevano raccontato marito e moglie – avendo corrisposto quattro mesi di affitto». Ma quei soldi non sono stati spesi e il capofamiglia si è detto pronto a restituirli. Non è dell’elemosina che loro hanno bisogno, ma di poter vivere in maniera dignitosa. Motivo per cui hanno risposto no alle proposte di Cozzolino, che avrebbe impegnato il Comune a pagare l’affitto per sei mesi, oppure avrebbe consentito alla famiglia in questione di usufruire delle strutture ubicate alla Frasca. «Ci sono case popolari vuote – hanno dichiarato marito e moglie appena terminata la riunione – perché non ce ne assegnano una?». Parole alle quali ha fatto eco la dichiarazione del primo cittadino: «Esiste una graduatoria, non possiamo non rispettarla. Cercheremo di trovare insieme a loro la soluzione migliore». Alle 13 la famiglia si è allontanata e con essa anche la forza pubblica. Il sindaco è invece rimasto ai Servizi sociali: «Stiamo ancora lavorando con le risorse che abbiamo su questo caso – ha dichiarato nel tardo pomeriggio – speriamo di risolvere quanto prima il problema. Non mi fa certo piacere, nel 2014, avere una famiglia che vive in una roulotte». Per il momento, della famiglia si sta occupando il Movimento Ottimo Consiglio, e i cinque sono stati ospitati a San Liborio, visto anche il peggioramento delle condizioni meteorologiche.


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