Spiragli per la Civitavecchia-Orte
CIVITAVECCHIA – Validare in tempi brevi il progetto per la riapertura della ferrovia Civitavecchia-Orte. Redigere il progetto definitivo in modo, poi, da poterlo inviare a Valutazione di impatto ambientale (Via) e, quindi, sottoporlo alla conferenza di servizi. Una volta indetta la Conferenza di servizi e ottenuti pareri ed autorizzazioni, si potrà pensare in un secondo momento a tempi e modi di finanziamento. Sono queste le conclusioni a cui è giunta la sesta commissione consiliare alla Pisana alla quale hanno partecipato, oltre all’assessore alla Mobilità Michele Civita, anche Aremol, Astral e i comitati. «Dal 2012 giace un progetto preliminare per appalto integrato che dovrà essere sottoposto per prima cosa alla Valutazione di impatto ambientale – ha spiegato il presidente della commissione Enrico Panunzi – il progetto, cofinanziato dall’Unione europea, è stato consegnato agli uffici ma non è stato validato: è necessario quindi capire quali problemi ci sono stati. L’audizione che ho convocato è stata un passaggio ufficiale per capire tutta la situazione, di cui si parla da anni senza venirne a capo. Alla tratta ferroviaria l’Unione europea ha riconosciuto una funzione di connessione con l’asse Berlino-Brennero–Palermo e collegare il porto di Civitavecchia con l’Adriatico. Il collegamento Civitavecchia-Orte è entrato in esercizio nel 1929. Nella tratta Civitavecchia-Capranica, di lunghezza pari a 49 km, sospesa nel 1961 a seguito di movimenti franosi e non più ripristinata, non è più presente l’armamento, ma è stata oggetto di lavori eseguiti tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta per circa 37 km. La Regione Lazio ha deliberato il ripristino della linea per la sua riapertura all’esercizio ottenendo appunto il cofinanziamento dell’Unione europea per la redazione del progetto preliminare. La Regione ha inoltre richiesto di studiare un accesso diretto tra la linea Civitavecchia-Orte e il porto. Il solo ripristino della linea attuale comporterebbe per i treni provenienti da Orte di arrivare fino alla stazione di Civitavecchia, cambiare senso di marcia e da lì tornare indietro fino al porto, e viceversa».