Andrea Elisei diffonde calma
di ALESSIO ALTIERI
È forse la prima settimana veramente complicata in casa nerazzurra di questo avvio di campionato. Un punto nelle ultime due partite è il bilancio di un Civitavecchia che, a parte i risultati del campo (che ci possono stare, sorattutto l’ultima sconfitta) sta forse pagando un po’ di tensione interna, in particolare tra mister e società. Chi sembra non aver perso la calma è il capitano Andrea Elisei, al quale abbiamo rivolto alcune domande per tastare direttamente l’umore dello spogliatoio civitavecchiese.
Come si spiega il calo delle ultime due giornate?
«Io credo sia solo un calo mentale. Non ci sono altre problematiche se non la tenuta mentale che in certi punti della partita viene meno. Con l’Almas dopo il rigore sbagliato, col Villanova dopo aver preso quel gol un po’ fortunoso».
Il mister vi ha ripreso in settimana proprio su questo aspetto?
«Sì, ci ha detto che non dobbiamo mai buttarci giù durante la partita, ma continuare a testa bassa a fare quello che prepariamo in settimana».
Il tecnico vuole un gioco particolare, state trovando difficoltà nel metabolizzarlo?
«Devo dire che effettivamente ci fa fare un lavoro diverso rispetto ai soliti. Spesso ci veniva richiesto di giocare più bassi, invece lui ci vuole più spinti in attacco e il più possibile con la palla tra i piedi, ma non stiamo incontrando molte difficoltà».
Quanto sta pesando l’assenza di Ruggiero?
«Noi siamo un gruppo, e come ci sta insegnando il mister, non dobbiamo preoccuparci del singolo ma del gruppo però, certo, Gigi è il nostro giocatore con più estro, quello che si può inventare la giocata da un momento all’altro, come con il Monterosi quando, subito dopo il gol subito, ha fatto un assist».
Ad inzio stagione ha patito un fastidioso problema alla caviglia, ora è definitivamente alle spalle?
«Ancora non del tutto. Ogni tanto provo fastidio e mi si gonfia, quindi non sono al 100%, però diciamo che riesco ad allenarmi con continuità e sono a disposizione».
Domenica, col Vigor Acquapendente sarà già un match fondamentale, che il capitano definisce ”un banco di prova”, solo il campo dirà se sarà superato.