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Direttivo Pd, scintille sul tesseramento

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CIVITAVECCHIA – Direttivo assurdo per un Partito democratico a pezzi. Clima surreale, che lasciava intendere a pieno un accordo nemmeno tanto sottobanco sulla scelta del segretario e posizioni da brivido. Ma questa ormai è storia assodata. Da le posizioni ufficializzate da Michela Califano, nominata commissario per mettere a posto le cose e che invece a Civitavecchia sta creando più problemi che altro.
Rapporti assurdi con gli organi di informazione e appoggio esplicito alla componente Astorre, che in città è sostenuta da Rita Stella e Valentino Carluccio.
Ognuno fa il suo gioco: chi punta a rimanere in Parlamento, chi si sente già comodo sulla poltrona di segretario, chi spera solo di poter sopravvivere, chi scalcia per arrivare, chi addirittura si è chiamato fuori; ci si guarda in cagnesco ma si finge unità.
E per ogni cosa, Bruno Astorre è meglio tenerselo buono, non si sa mai. La punta dell’iceberg però si è toccata nel direttivo, quando la Califano, indicando il criterio per la nomina dei membri che costituiranno la commissione per il tesseramento del Pd, ha fatto sapere di volere all’interno un solo componente per ogni mozione. La nuova geografia politica del partito locale, quella che si è delineata dopo il recente risultato delle elezioni amministrative, può anche andare a farsi benedire, meglio seguire il vecchio criterio: un componente per ognuna delle mozioni presentate al congresso nazionale.
«Cuperlo, Renzi e Civati», avrebbe esordito la Califano, tra l’altro dimenticando Pittella. Immediata la reazione delle nuove associazioni locali nate attorno al Pd, prima tra tutte Link Democratico, che avrebbe fatto osservare come quel congresso si sia già chiuso diversi mesi fa con l’elezione di un segretario. Ovviamente la vecchia guardia del Pd è schierata dalla parte di Michela Califano e insieme a lei dimentica un piccolo dettaglio: a differenza dei Ds e della Margherita, il Pd non prevede mozioni, né correnti, né aree, né componenti.
Ieri mattina sulla questione è intervenuto il segretario provinciale del Pd, Rocco Maugliani e a quanto pare il problema della rappresentanza di Link Democratico, nella commissione che vigilerà sul tesseramento, sarebbe stato risolto. «Nessun caso – ha minimizzato Maugliani – c’è stata solo una piccola incomprensione e tutto è stato chiarito. Il partito – ha evidenziato – ha bisogno di più maturità e la maturità non deve essere unilaterale. Occorre un impegno concreto da parte di tutti».
E dopo l’intervento di Rocco Maugliani, Michela Califano è tornata sui suoi passi, decidendo di fare spazio nella commissione anche a un rappresentante di Link Democratico.


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