«Basta lucciole davanti alla scuola»
FIUMICINO -Oltre cento mamme hanno protestato stamattina davanti alla scuola media di via Galtelli ad Aranova, una frazione di Fiumicino, per chiedere all’amministrazione comunale interventi decisi contro il degrado e la prostituzione. Al fianco dei genitori, anche l’associazione ‘‘Crescere insieme’’. «È una situazione non più sostenibile – afferma una delle mamme, Katiuscia V. – Non si può assistere ogni giorno a questo scempio». «Nel parcheggio della scuola – spiega Pina C., un’altra mamma – ogni giorno prostitute nude consumano i loro rapporti davanti alle finestre delle aule. Quando non sono all’opera o si lavano, fanno i propri bisogni senza preoccuparsi di nulla, alla luce del sole. Chiediamo che il Comune intervenga e ponga fine a questo problema. Questa è una scuola comunale, paghiamo le tasse come tutti e vogliamo i diritti come tutti». «Si tratta di ragazzi delle medie – sottolinea Giovanna C., altra manifestante – a scuola ci dovrebbero andare per imparare la matematica, l’italiano o la geografia e non l’anatomia spinta. È uno spettacolo indecente che deve finire». «In questo modo – continua Rita M., con un figlio che frequenta la seconda media – la sessualità viene vista in maniera distorta. Alla portata di chiunque. Non c’è nemmeno un’altra strada per evitare questo scempio che ci viene sbattuto in faccia ogni giorno». «La presenza di oltre cento mamme di venerdì mattina testimonia che il problema degrado e prostituzione è molto sentito – spiega il presidente dell’associazione Crescere Insieme, Roberto Severini – Ringraziamo le forze dell’ordine e i carabinieri in congedo per averci portato la loro solidarietà. Soluzioni? Emanare una nuova ordinanza antiprostituzione, come avveniva fino a due anni fa. Strumento che colpiva soprattutto i clienti e li scoraggiava. Secondo: l’installazione di un impianto di videosorveglianza e una presenza costante di una pattuglia della polizia locale». «È necessario che si intervenga anche per bonificare l’intera zona – conferma il vicepresidente dell’associazione Emilio Erriu -. I nostri figli sono costretti ad andare a scuola tra mucchi di sporcizia, preservativi e discariche abusive. Uno spettacolo davvero indecoroso. Oggi è stato solo un primo sit in. Siamo disposti a ripeterlo tra una settimana se le cose non cambieranno e portare la protesta in consiglio comunale se servisse».