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Esuberi Tvs, cercasi soluzioni

Esuberi Tvs, cercasi soluzioni

Consiglio sulla vertenza Tirreno Power. Enel richiamata a mantenere gli accordi. Allo studio alternative future, come la riconversione dell'area per lo sviluppo del porto. Sollecitato un intervento della Regione. Stigmatizzata l’assenza dell’assessore Savignani

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CIVITAVECCHIA – Un consiglio comunale aperto per discutere della vertenza Tirreno Power e quindi di problemi occupazionali, senza l’assessore competente al Lavoro, Marco Savignani. Un’assenza pesante – come quella del parlamentare e del consigliere regionale del M5S Marta Grande e Devid Porrello (arrivato tardissimo) – e sottolineata in alcuni dei numerosi interventi che si sono susseguiti nel pomeriggio, nel corso dell’assise richiesta dal capogruppo della Svolta Massimiliano Grasso che ha ripercorso la vicenda di Tirreno Power, entrando nel dettaglio della situazione locale dell’impianto di Torre Sud, evidenziando gli esuberi, l’accordo trovato con i sindacati per la mobilità volontaria ed i contratti di solidarietà. «Stiamo ripercorrendo una storia che si era presentata in tutta la sua evidenza un anno fa. Quella trovata oggi è una soluzione tampone – ha sottolineato – il futuro rimane incerto». Tanto che si è soffermato anche su possibili scenari futuri, confermando come l’area occupata dall’impianto sia strategica anche nell’ottica dello sviluppo del porto, come nel caso della realizzazione della nuova darsena energetico grandi masse e quindi del nuovo terminal container. Questione sulla quale si è soffermato anche il segretario generale dell’Autorità Portuale Maurizio Ievolella che parlando di nuova darsena a nord, zona franca, terminal container e zona cantieristica, ha sottolineato le possibilità occupazionali che potrebbe garantire proprio lo scalo locale. Tirreno Power, attraverso l’ingegnere Filippo Cecchitelli, ha fornito i numeri della vertenza. «Da un iniziale esubero di 76 unità su 102 per Civitavecchia – ha spiegato – si è passati ai 22 concreti di oggi, con 34 adesioni volontarie alla mobilità, altre 6 e 14 relative a lavori non più esternalizzati. Questo denota la volontà dell’azienda di continuare a produrre, seppura apiccoli passi adeguati alle nostre possibilità ed attività». Chiamata in causa più volte l’Enel, nel corso dei diversi interventi, come quelli di Petrelli e Guerrini, per il rispetto dell’accordo del 2003 nel quale aveva assicurato di farsi carico di eventuali esuberi proprio di Tvs. Ma è stato l’ingegnere Nicola Bracaloni di Enel a frenare su questa ipotesi, sottolineando i già oltre 400 occupati a Tvn, l’assorbimento dei 60 operai di Montalto di Castro ed il prossimo problema che dovrà affrontare da qui a 3 anni con la chiusura di 25 propri impianti e quindi la ricollocazione di 700 unità. «Facesse uno sforzo in più – ha tuonato il parlamentare del Pd Marietta Tidei che al sindaco Cozzolino ha chiesto «una visione completa di sviluppo del territorio che – ha aggiunto – possiamo costruire tutti insieme». È stata poi la Cgil a chiedere che della vertenza si faccia carico direttamente la Regione Lazio. Gli interventi sono proseguiti fino a tarda serata, con il Sindaco intenzionato a stilare un ordine del giorno da presentare poi al prossimo consiglio comunale.


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