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Autostrada, e' l'ora della manifestazione "No Sat"

Autostrada, e' l'ora della manifestazione "No Sat"

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TARQUINIA – Il Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia parteciperà domani, domenica 26 ottobre, alla carovana ”No Sat” e si prepara al nuovo presidio presso la strada Melledra-Farnesiana. “Da qui passeranno tutti o non passerà nessuno”, dicono dal Comitato. La carovana partirà alle 12 da Tarquinia, dalla strada Melledra Farnesiana, e percorrerà l’Aurelia fino a Grosseto, per la manifestazione generale prevista per le 16 a piazza Dante. La manifestazione è stata organizzata da tutti i comitati impegnati contro la realizzazione dell’autostrada Tirrenica, ma anche da associazioni ambientaliste, in primis di Italia Nostra, movimenti e partiti politici che con il tempo si sono uniti nella battaglia contro quest’opera ritenuta dai comitati “inutile e devastante” e definita “spacca Maremma”. “Le notizie più recenti sulla Tirrenica sono inquietanti – dicono dal Comitato – se da una parte la stessa Sat riconosce che i flussi di traffico sono insufficienti a sostenere con il solo pedaggio l’onere della realizzazione, che il piano finanziario scricchiola, dall’altra continua a lavorare al Lotto 6A come se niente fosse. La Tirrenica è un flop, un’opera che senza soldi pubblici non sarà mai realizzata, ma tenteranno di rifilare il pacco solo a Tarquinia, dove il danno al territorio è stato fatto, con la complicità del Sindaco di Tarquinia e della Regione Lazio”. “Autostrade per l’Italia, socio di maggioranza – prosegue il Comitato tarquiniese – dichiara impunemente che il Lotto 6A è strategico, con tre punti di esazione per riscuotere il pedaggio, e con la possibilità di captare il traffico proveniente dal porto di Civitavecchia, quello diretto verso la Orte Mestre e verso la Toscana. La Sat ha fatto comunque bingo con Tarquinia: senza strade alternative nessuno potrà sfuggire e sarà direttamente convogliato nel tratto autostradale che però finisce dopo 14 chilometri. Dov’è la fregatura? La viabilità che manca a Tarquinia e soprattutto nella zona della Farnesiana e di Pantano, non verranno realizzate, così come il ponte sostitutivo del Fiume Mignone, visto che erano legate al Lotto 6B che oggi, a detta di Sat, potrebbe non essere realizzato”. Il Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia denuncia “l’ennesimo oltraggio al territorio” e chiede con forza che “l’accesso della Farnesiana non sia chiuso fin quando non verrà realizzata una viabilità alternativa idonea al traffico locale, e soprattutto fino a quando non sarà certa la realizzazione immediata di quelle varianti inserite nel lotto 6B, il nuovo ponte sul fiume Mignone e il collegamento col raccordo Civitavecchia-Orte”. “Per chiedere questo – spiegano dal Comitato – saremo disposti a riprendere il presidio permanente. Il Sindaco aveva garantito il nuovo ponte sul fiume Mignone, aveva garantito che l’accesso non sarebbe stato chiuso se non in presenza di un’alternativa sicura. Nessuna di queste condizioni è stata ancora attuata”. “Chiediamo al Sindaco di mettersi la fascia tricolore e di venire tra noi – concludono dal Comitato – Se così non fosse, trovi allora il coraggio di annunciare pubblicamente che è disposto ad abbandonare una comunità intera, quella della Farnesiana, che è disposto ad obbligare i residenti a percorre strade pericolose, strette, senza banchine, e che lascerà che siano le forze dell’ordine a difendere una scelta indifendibile. Anche il Prefetto di Viterbo riceverà dai cittadini di Tarquinia una nuova lettera d’invito a vedere quei luoghi che abbiamo più volte denunciato come pericolosi e le strade ancora inadeguate. Noi saremo lì, in ogni caso, a difendere il territorio e un diritto inalienabile”.


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