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Prete con la pistola: condanna a 3 mesi e 16 giorni

CIVITAVECCHIA – Tre mesi e 16 giorni. È questa la condanna inflitta al parroco che venne scoperto dalla Polizia di Frontiera armato di una pistola mentre tentava di imbarcarsi su una nave per Cagliari a settembre del 2012. Questa mattina il giudice per le udienze preliminari Massimo Marusca ha deciso di condannare il prete a tre mesi e 16 giorni, la pena più bassa prevista dalla legge per chi commette il reato di detenzione illegale d’arma. Il giudice, evidentemente, si è convinto della sincerità del racconto fornito dal sacerdote, ripetuta anche all’udienza di oggi. Il prete ha infatti ribadito quanto aveva già detto in fase di indagine, durante l’interrogatorio, quando affermò che un uomo, nel corso di una confessione, gli fece poi trovare la pistola ai piedi del confessionale. Nella confessione, peraltro, l’uomo parlò di episodi legati a quella pistola. Il parroco ha poi aggiunto che lui quella pistola voleva consegnarla ai Carabinieri di Cagliari, per mantenere il segreto del confessionale, ma la Polmare lo fermò all’imbarco. Il pm Bianca Maria Cotronei invece, evidentemente poco convinta della versione del sacerdote, ha chiesto una condanna a 8 mesi, mentre la difesa, rappresentata dall’avvocato Andrea Miroli, ha chiesto l’assoluzione.

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