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Groundcare: 629 dipendenti in Aviation Service

FIUMICINO. Oggi ancora una protesta in aeroporto. Per i restanti 220 lavoratori sarà creato un bacino Enac

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FIUMICINO – Terza protesta oggi all’aeroporto di Fiumicino, con presidio davanti alle partenze del Terminal 3. Il sit in è stato organizzato dal sindacato autonomo Cub Trasporti contro i licenziamenti dei 450 dipendenti della Groundcare, una delle società di handling che si occupava dei servizi di assistenza a terra, fallita nel maggio scorso e a regime di esercizio provvisorio. Con striscioni e slogan di protesta, al suono di”La mobilitazione deve continuare per il riassorbimento di tutti licenziati”, e bandiere sindacali, oltre cento tra dipendenti Groundcare e di altre società del settore aeroportuale in difficoltà, sotto l’occhio di un nutrito dispositivo di agenti di polizia hanno rappresento i loro diritti. Tra i manifestanti anche il vice sindaco di Fiumicino, Annamaria Anselmi e il presidente del consiglio comunale, Michela Califano. Dopo aver bloccato per circa 15 minuti il traffico automobilistico sull’anello viario di fronte alle aerostazioni, la protesta dei lavoratori si è spostata alla Torre Uffici della Direzione aeroportuale di Fiumicino. I sindacalisti della Cub Trasporti hanno chiesto un incontro al nuovo direttore Enac dell’aeroporto per aprire “un tavolo di confronto sulla vertenza Ground e sulle ricadute occupazionali che stanno travolgendo l’intero settore”. La mobilitazione continuerà anche nei prossimi giorni. Il sindacato autonomo Cub Trasporti proprio oggi, al termine della manifestazione ha chiesto ed ottenuto nel pomeriggio un incontro con il nuovo direttore Enac di Fiumicino, Patrizia Terlizzi, alla quale “sono state manifestate le varie criticità esistenti in ambito lavorativo”. Alla presa d’atto di quanto lamentato dai rappresentanti sindacali, c’è stata la promessa, secondo quanto riferisce Antonio Amoruso della Cub Trasporti, da parte del direttore Enac di Fiumicino, di proporre la creazione di “un tavolo interistituzionale” a cui far sedere le parti sociali, lavoratori e sindacati, il ministero dei Trasporti, del Lavoro e la Regione Lazio. Direzione Enac di Fiumicino e Cub Trasporti si rivedranno quindi fra una ventina di giorni. Nel frattempo, stando sempre a quanto riferito dal sindacato autonomo, continuerà la mobilitazione dei lavoratori Groundcare sia in aeroporto sia davanti ai ministeri dei Trasporti, del Lavoro e della Regione Lazio.  Nel pomeriggio fonti aeroportuali hanno poi annunciato che degli 849 dipendenti della società di handling Groundcare, fallita nel maggio scorso e a regime di esercizio provvisorio, 629 verranno riassorbiti a Fiumicino dall’handler Aviation Service, mentre i restanti 220 finiranno in un bacino Enac che fungerà da “serbatoio” per future nuove assunzioni in aeroporto. Con la garanzia per quest’ultimi, quindi, di “un diritto di priorità a seconda del profilo professionale richiesto”.  Secondo queste fonti, un accordo risalente allo scorso dicembre tra il Curatore e i sindacati già prevedeva l’assorbimento immediato da parte di Aviation Service di 400 lavoratori e la messa in mobilità (con l’80% dello stipendio per 3 anni) degli altri 449. Successivamente, tale accordo ” è stato riconfermato” attraverso una proposta di gara che ha portato pertanto al riassorbimento immediato in Aviation Service di 400 lavoratori. A questi se ne aggiungeranno, in tre scaglioni diversi, altri 70, entro il primo febbraio, ancora altri 70 entro il primo marzo ed infine altri 89 entro il prossimo primo aprile. Stando a quanto riportato dall’Ansa, si sarebbe  poi provveduto a creare insieme con la Regione Lazio un bacino Enac in cui far confluire i restanti 220 ex dipendenti Groundcare, che vanteranno così un diritto di priorità quando nell’ambito dell’aeroporto di Fiumicino vi sia la necessità di nuove assunzioni a seconda del profilo professionale richiesto. (a.r.)


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