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Cattedrale gremita per Antonio Larosa

Cattedrale gremita per Antonio Larosa

La toga da magistrato sul feretro per ricordare il lavoro di una vita

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CIVITAVECCHIA – «Non stupisce la grandissima presenza in questa Cattedrale: una testimonianza di affetto e di riconoscenza all’Antonio magistrato e uomo, e di vicinanza alla sua famiglia». Lo ha sottolineato don Giorgio Picu, nell’omelia durante i funerali di Antonio Larosa, per anni sostituto procuratore di punta a Civitavecchia, poi passato alla Procura Generale della Corte di Appello di Roma. La sua morte, improvvisa all’età di soli 66 anni, ha lasciato tutti senza parole. Tanti si sono stretti attorno alla moglie e ai due figli. C’erano, tra gli altri, gli avvocati del foro locale, i colleghi di Roma, magistrati che hanno prestato servizio negli scorsi anni a Civitavecchia, rappresentanti delle forze dell’ordine che hanno collaborato con il magistrato nelle inchieste più importanti. Oltre al Gonfalone del comune di Civitavecchia, ai piedi dell’altare. Tanta la commozione. Sul feretro, tra i fiori bianchi, anche la toga del magistrato, a ricordare proprio come il suo lavoro sia stato strettamente intrecciato alla sua vita. Tante gli attestati di stima e 

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riconoscenza messi nero su bianco sul libro all’ingresso della cattedrale. Un applauso commosso all’uscita del feretro, tra la commozione dei presenti.


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