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La BCC Roma sbarca a Tarquinia

La BCC Roma sbarca a Tarquinia

La Banca di Credito cooperativo di Roma si è presentata ieri ai soci della città etrusca in un incontro che si è svolto presso la sala consiliare del palazzo comunale. Nel corso dell’incontro sono stati anticipati i risultati 2014 che vedono l’ulteriore crescita dell’utile netto a 26 milioni di euro, grazie allo sviluppo del credito a famiglie e imprese e al buon andamento di raccolta e ricavi da servizi

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TARQUINIA –  La Banca di Credito cooperativo di Roma si è presentata ieri ai soci di Tarquinia in un incontro che si è svolto presso la sala consiliare del palazzo comunale. Nel corso dell’incontro sono stati anticipati i risultati 2014 che vedono l’ulteriore crescita dell’utile netto a 26 milioni di euro, grazie allo sviluppo del credito a famiglie e imprese e al buon andamento di raccolta e ricavi da servizi. “La Banca di Credito Cooperativo di Roma si propone come una risorsa per la collettività di Tarquinia – ha detto il presidente BCC Roma, Francesco Liberati, a oltre 200 soci della ex BCC della Tuscia, ormai dal primo gennaio a tutti gli effetti soci della cooperativa di credito romana – grazie alla sua solidità organizzativa, commerciale e patrimoniale. Il patrimonio, in particolare, è elemento di stabilità e serenità per soci, clienti e dipendenti in una fase di perduranti difficoltà economiche del nostro Paese”. Liberati ha ringraziato il Sindaco Mauro Mazzola che ha concesso per l’occasione la sala consiliare e che, a sua volta, ha dato il benvenuto alla BCC di Roma augurando che possa ben operare al servizio della comunità locale. “A tale proposito – ha continuato il vicepresidente BCC Roma, Maurizio Longhi – vi sono tutte le premesse, anche in considerazione della capacità dimostrata dalla Banca, di sapersi ben inserire nelle realtà locali, ricordando la positiva esperienza maturata nel viterbese. Solidità e buoni risultati economici hanno consentito non solo di assistere sul piano creditizio e finanziario famiglie e imprese, ma anche di dare seguito all’impegno sociale della Banca attraverso il prezioso ruolo dei Comitati Locali dei soci, organismi che hanno gestito nell’ultimo anno oltre 2.000 iniziative di sostegno e beneficenza”. “Tutto ciò – ha rilevato Liberati – è fare Banca del territorio”. Anche nella Tuscia sarà operativo già dal 2015 un Comitato Locale composto da 5 soci di riferimento e presieduto da Pietro Mencarini, esponente di Tarquinia ed ex presidente BCC Tuscia, con il compito di alimentare il tessuto sociale e morale nel territorio di riferimento. I risultati 2014 sono stati illustrati nel dettaglio dal direttore generale Mauro Pastore, che ha ricordato come siano “aumentati nell’anno sia la raccolta allargata, che ha raggiunto il livello complessivo di 9,2 miliardi di euro (+3,4%), sia gli impieghi, che hanno toccato i 5,7 miliardi (+2,6%), a fronte di incrementi negativi del sistema bancario. Questo, grazie alla buona produttività aziendale e alla diminuzione dei costi, ha consentito un positivo andamento dei margini economici”. “E’ il frutto – ha sottolineato Pastore – della fiducia di cui gode la nostra Banca presso il pubblico. Una fiducia alimentata anche dal fatto che la Banca, nei lunghi anni della crisi, non ha ritirato l’ombrello, ma ha continuato a erogare finanziamenti a famiglie e imprese. Dal 2008 al 2014, infatti, il credito erogato dalla Banca è aumentato di oltre il 70% a fronte del 15% del sistema bancario nel suo complesso. E tutto ciò mantenendo i rischi sotto controllo con un livello di sofferenze lorde del 3,3% (sofferenze nette 1,1%), contro il 9,5% del sistema bancario”. Nel corso dell’incontro, tra le altre cose, sono state ricordate le iniziative specifiche della Banca a favore dei soci sia di carattere strettamente bancario che complementare. Tra queste i servizi sociali e culturali a partire dalla mutualità sanitaria, con le due forme di copertura fornite dalla Cramas e da Fondomutusaus, le iniziative ricreative, turistiche e di impiego del tempo libero che, ogni anno, vedono la partecipazione di migliaia di soci e loro familiari. Senza contare le opportunità per i giovani, promosse attraverso il Laboratorio Giovani Soci, costituito per dare impulso alla mutualità intergenerazionale. “Ma la forza in più – ha concluso Pastore – è costituita dal personale, un gruppo giovane e motivato, di cui il 40% è formato da donne, che unisce alla competenza la cordialità e il sorriso, ingredienti che fanno la vera differenza del credito cooperativo”.  La Banca di Credito Cooperativo di Roma opera nel Lazio e nell’Abruzzo interno con una rete di 180 sportelli. Nata come Cassa Rurale e Artigiana sessanta anni fa, BCC Roma è una realtà autonoma che fa parte del sistema del Credito Cooperativo, composto da 381 banche diffuse su tutto il territorio nazionale con 4.460 agenzie in 2.700 Comuni.  I soci, espressione delle diverse categorie professionali e delle aree di operatività, sono oltre 30.500; i clienti sono 300.000, in gran parte famiglie e piccole imprese. I dipendenti sono 1.270. La Banca nella sua attività si ispira ai principi fondanti della cooperazione, quali la mutualità e la solidarietà, che vengono concretizzati nell’orientamento al cliente e nel radicamento sul territorio di riferimento, contribuendo a promuovere il benessere delle comunità dove opera e il loro  sviluppo economico e culturale, attraverso un’attiva azione di responsabilità sociale che permea le strategie, la gestione e la prassi operativa aziendale. Tale azione si esplica finanche nel sostegno a iniziative culturali, di carattere sociale e assistenziale, sportive e di tutela dell’ambiente.


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