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Archeologia e storia, simposio con gli studenti della scuola media

Santa Marinella. Relatore il direttore del museo civico Flavio Enei

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S. MARINELLA – Nella sala Flaminia Odescalchi è in programma questa mattina alle 10, un simposium di studenti della scuola Media Carducci dove si parlerà di archeologia e della storia del territorio santamarinellese. L’evento, è stato organizzato dal Gruppo Archeologico del Territorio Cerite in collaborazione con il Museo Civico e l’assessorato alla pubblica istruzione. Sarà il direttore del museo civico Flavio Enei a relazionare sul notevole patrimonio storico archeologico presente a Santa Marinella, con particolare attenzione al sito dell’antica colonia romana di Castrum Novum dove, da alcuni anni, si stanno scavando i resti dell’antico insediamento che già nei secoli scorsi ha restituito importanti reperti, oggi parte delle collezioni dei Musei Vaticani. I ragazzi potranno conoscere i luoghi e vedere le statue, le iscrizioni, le monete, i numerosi materiali ceramici rinvenuti nel corso delle secolari scoperte e delle ultime ricerche, che hanno riguardato anche il fondale marino antistante l’antica città. Il progetto di ricerca, nato su iniziativa del Museo del Mare e della Navigazione Antica, è reso possibile dalla proficua e stretta collaborazione tra diversi enti italiani e francesi attivi nella ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, la Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale, le Università di Picardia, di Lille e di Limoges, il Laboratorio di Archeologia dell’Ecole Normale Supérieure di Parigi, il Comune di Santa Marinella e il GATC con il Centro Studi Marittimi. Con questo nuovo intervento culturale, l’associazione guidata da Renato Tiberti insieme all’assessore Rosanna Cucciniello e al direttore del museo Flavio Enei, si propone di portare un contributo alla riscoperta dell’antica città di Castrum Novum, una colonia romana un tempo esistita nel territorio che è oggi di pertinenza del Comune. I pochi resti dell’insediamento, in parte salvati dall’intervento della Soprintendenza negli anni delle grandi speculazioni edilizie avvenute nel litorale romano negli anni ‘70 meritano di essere riscoperti e valorizzati per cercare di restituire ai cittadini ed ai visitatori una memoria del passato ormai quasi dimenticata.


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