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San Liborio: i residenti chiedono più attenzione

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CIVITAVECCHIA – Partono dalla petizione nata a seguito di varie segnalazioni di pericolosità riguardanti la viabilità del quartiere in prossimità dell’incrocio tra via Don Milani e via Izzi, con la richiesta di realizzazione di una rotonda, tra l’altro già programmata e progettata, per chiedere maggiore attenzione al quartiere da parte dell’amministrazione comunale. I residenti di San Liborio, attraverso l’omonimo comitato, parlando della rotonda la definiscono “un’opera estremamente importante allo scopo di disciplinare il traffico in un luogo funestato da tanti incidenti, fino ad adesso fortunatamente senza gravi conseguenze. Ci preme sottolineare – hanno aggiunto – l’assurdità di un quartiere di più di 7000 abitanti che, in termini di comunicazione, si trova da tempo immemore costretto ad usufruire di sole 2 arterie, oltretutto non idonee. È evidente che solo attraverso una corretta razionalizzazione della viabilità, dalla segnaletica orizzontale e verticale, ai parcheggi, passando per sensi unici o piste ciclabili, figlia di una visione a 360 gradi dei problemi, si potranno raggiungere gli obiettivi da noi così tanto attesi”. Secondo i residenti “è giunto il momento che questa amministrazione consideri San Liborio come un quartiere vivo e parte integrante della città  e non meritevole di soltanto quattro piccoli interventi di manutenzione – hanno aggiunto – e di una situazione di completa indifferenza ed abbandono. Lo sviluppo di un agglomerato urbano non può prescindere dalla sicurezza, da un viabilità efficiente, da una manutenzione costante e dalla presenza di un adeguato numero di servizi. Ci dispiace rilevare come il perdurare dell’assenza dei suddetti fattori denoti chiaramente una mancanza di rispetto nei nostri confronti da parte di ci governa e che da sempre si è dichiarato paladino dei cittadini. Ci appelliamo a quella capacità di ascoltare di cui i nostri pentastellati così tanto in campagna elettorale si sono vantati e contestualmente li invitiamo a destinare una parte del loro tempo dedicato allo studio a beneficio dei fatti di cui – hanno concluso – non solo il nostro quartiere, ma anche tutta la nostra città ha drammaticamente bisogno”.

 


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