«Sono un uomo libero»
CIVITAVECCHIA – «Una brutta storia, ma ora sono un uomo libero». Questo il commento di F.S., progettista della nuova Marina, finito in manette nell’ambito dell’operazione ‘‘Tempesta’’, condotta dalla squadra mobile di Roma, per sgominare un giro di usura. Diciannove giorni in carcere (dal 6 al 25 ottobre), poi il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza, disponendo la scarcerazione immediata dell’architetto, ritenendo non idoneo il capo di imputazione. Amareggiato per quanto accaduto, F.S. ha voluto precisare la sua posizione: «Lavoro a Civitavecchia dal 2002 – ha spiegato – tutti sanno chi sono. Questa vicenda per fortuna non ha intaccato la considerazione che hanno di me coloro con i quali mi sono relazionato fino ad oggi». L’architetto non è entrato nei particolari, spiegando che l’indagine è ancora in corso e di non voler in alcun modo ostacolarla: «Voglio solo precisare che sono libero – ha dichiarato – e che quasi ogni giorno vado al cantiere della Marina per seguire i lavori». Più dettagliato l’intervento del suo avvocato, Vincenzo Cavo: «Si tratta di un procedimento molto ampio – ha chiarito – il mio cliente è estraneo ai fatti. L’unica sua ‘‘colpa’’ – ha spiegato – è quella di essere stato cliente dell’autosalone al centro dell’inchiesta. Ora però è libero e attendiamo che il pm formuli le sue richieste. F.S. con quei personaggi non ha mai avuto rapporti».