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EtrusKey: si aprono le porte del territorio

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CERVETERI – Etrus Key l’affascinante chiave per entrare nel vivo della terra degli Etruschi, si fregia di un programma sempre più articolato e ricco per un sabato d’estate dove mare, collina, arte, storia ed enogastronomia si possono fondere in un perfetto equilibrio a favore di tutti.
Domani si parte dal mare degli Etruschi, “Gli Etruschi del mare a Pyrgi”. Visita guidata all’Antiquarium e alle mura ciclopiche dell’antica Pyrgi. La visita consente la riscoperta dell’intero circuito murario in opera poligonale della città romana di Pyrgi, risalente al III secolo a.C. I resti di tre porte urbane con i relativi sistemi di chiusura e varie tracce di rifacimenti di epoca medievale, con torri sporgenti sul muro, rendono la visita di notevole interesse, in un ambiente litoraneo di grande suggestione.
L’appuntamento è per le 18, con ingresso del Castello di Santa Severa.
Pochi chilometri e dal mare si sale in collina e si può salire a Cerveteri: dalle 20 alle 24 apertura straordinaria del Museo Nazionale Cerite e di Tombe aree esterne alla Necropoli della Banditaccia.
Alle 21 è prevista una visita guidata al Museo di Cerveteri e a seguire un itinerario tra le accoglienti stradine, piazze e terrazze della cittadina, visita alle chiesa di Santa Maria che verrà aperta in via del tutto straordinaria, fino ad arrivare sulla Rocca del Belvedere per essere accolti dallo straordinario panorama che riporta al mare ed assaporare prodotti tipici accompagnati dalla degustazione di vini locali guidati dai sommelier delle eccellenze italiane.
Dalle 21 alle 23 sarà possibile visitare delle tombe normalmente chiuse al pubblico nell’area delle Tombe del Comune, esterne alla Necropoli della Banditaccia.
Si tratta della Tomba dell’Alcova, un’unica grande camera ipogea, quadrangolare, cui si accede tramite un lungo dromos a gradini. La semplice linearità degli elementi compositivi fa di questa tomba uno degli esempi più rappresentativi dell’architettura di Caere del IV sec. a.C.
Ma anche l’eccezionale Tomba dei Tarquinii o delle iscrizioni, su due livelli interrati, così detta per la presenza di numerose iscrizioni, graffite o dipinte, all’interno della tomba; i testi, per la maggior parte in etrusco ed una diecina in latino, da un lato testimoniano l’utilizzazione del sepolcro dal III secolo a. C. all’età augustea, dall’altro forniscono notizie sulla proprietà della tomba, appartenuta alla gens dei Tarquini. Nella camera inferiore si sono conservate tenui tracce della ricca decorazione originaria: lesene scanalate e dipinte, delle quali sono completamente andati perduti i capitelli; klinai dipinte in rosso e nero, con zampe cilindriche impreziosite da capitelli ornati da palme o da rombi; sotto le klinai sono dipinti anche i poggiapiedi.
Ed infine la Tomba dei Tamsnie che con il suo grande ambiente a pilastri, costituisce uno dei maggiori esempi di architettura funeraria della cultura etrusca in  uno dei più importanti siti archeologici del Mediterraneo, scavato sistematicamente dal 1909 fino al 1933.


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