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Furti: sgominata una banda

Furti: sgominata una banda

Dopo oltre un anno di indagini da parte della Polizia sono state eseguite ieri delle perquisizioni a carico di quattro persone

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CIVITAVECCHIA – Furto continuato in concorso e falso. Di questo devono rispondere quattro persone, tre residenti nel comprensorio e uno in un’altra provincia, denunciati  a piede libero ed interessati ieri da perquisizioni eseguite dagli agenti del commissariato di Polizia che hanno dato esecuzione al decreto emesso dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia. I quattro, secondo l’accusa, farebbero parte di una pericolosa banda, oggi sgominata, dedita a vari furti messi a segno attraverso l’uso di veicoli usati intestati ad un prestanome.
A seguito dell’attività condotta dalla Polizia è stato sequestrato diverso materiale documentale che ha confortato le ipotesi investigative, consentendo di delineare i ruoli dei complici che venivano denunciati all’autorità giudiziaria.
Le indagini sono iniziate lo scorso anno, a seguito di una segnalazione di un dipendente del commissariato che, dalla propria abitazione, aveva notato quattro individui sospetti che avevano tentato di portare a termine un furto in un’abitazione del centro , dileguandosi a piedi alla vista del poliziotto, dopo aver abbandonato l’autovettura con la quale erano arrivati, mezzo intestato ad un fantomatico 51enne originario del napoletano attualmente senza fissa dimora, risultato intestatario di un considerevole numero di autovetture, la maggior parte delle quali risultano essere state segnalate da organi di Polizia della Capitale in occasione di episodi delittuosi commessi sia a Roma che in provincia, quali furti e truffe dello specchietto, perpetrati da nomadi.
Gli accertamenti eseguiti presso un’agenzia di pratiche auto del comprensorio, consentivano agli inquirenti di risalire a quattro soggetti coinvolti a vario titolo nella commissione di furti utilizzando numerosi autoveicoli intestati allo stesso soggetto, tramite documentazione falsificata; in un caso, lo scorso 29 marzo, presso un’abitazione di Manziana, era stata rubata una pistola con relativo munizionamento. Sulla scorta dei numerosi elementi emersi, gli inquirenti costruivano un quadro accusatorio nei confronti delle quattro persone inoltrando le risultanze alla Procura che, dopo attenta valutazione, considerata l’estrema pericolosità sociale degli indagati, proprio per la natura “predatoria” dei reati commessi, ha emesso il decreto di perquisizione, stroncando, di fatto, l’attività delinquenziale.


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