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Nuovo Prg, regole contro la devastazione

L’amministrazione comunale di Cerveteri al lavoro insieme ai cittadini. Il sindaco Pascucci: «L’urbanistica non è per una cerchia ristretta»

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CERVETERI – «Sarà un percorso di partecipazione pubblica trasparente, lungo e inclusivo». Il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci ha presentato giovedì ai cittadini il ‘‘Documento Programmatico di Indirizzo per il Piano Regolatore’’. «Il documento è stato già approvato dalla giunta comunale ma a brevissimo lo porteremo anche in consiglio comunale – dice il primo cittadino – : dimostriamo, per la prima volta nella storia di Cerveteri, che l’Urbanistica non è un argomento riservato a una ristretta cerchia di persone, ma uno strumento nelle mani dei cittadini che, grazie alla partecipazione, hanno finalmente voce in capitolo per costruire il futuro del territorio come essi lo immaginano. La seduta del consiglio, a cui invitiamo tutti a partecipare, è convocata al Granarone il giorno giovedì 30 luglio alle ore 17,30».
«L’attuale Prg – spiega Pascucci – è stato redatto negli anni ’60, quando Cerveteri contava appena 7.000 abitanti. Oggi ne abbiamo quasi 40.000, e quello strumento non è più in grado di rispondere alle esigenze della città. È stata proprio l’assenza di uno strumento urbanistico adeguato che ha causato in questi anni la devastazione della disseminazione edilizia nelle campagne. Crediamo che sia giunto il momento di cambiare radicalmente questo modo sbagliato di pensare e di agire. Il Piano che costruiremo con i cittadini si fonderà su principi molto chiari: minimo consumo di suolo; potenziamento dei servizi; tutela e valorizzazione del sistema archeologico; rilancio del turismo balneare; sostegno al settore agricolo. Il piano di gestione del sito Unesco, strumento principale di tutela del patrimonio della nostra città, diventerà parte integrante del Piano regolatore: è una scelta molto precisa, e siamo i primi a farla». «Altro obiettivo fondamentale – aggiunge il sindaco – è ridare senso agli spazi urbani, mortificati da uno sviluppo spontaneo e disordinato. Alla crescita della popolazione, finora non ha corrisposto un aumento dei servizi. Per realizzarli useremo lo strumento della perequazione: con il nuovo Piano dobbiamo imporre a realizzerà i nuovi comparti di prevedere tutti i servizi necessari a quell’area; ma dobbiamo anche individuare la strada per recuperare tutti i servizi che ancora mancano. Definiremo quindi dei comparti dotati di nuova capacità edificatoria su cui i Privati dovranno realizzare anche le opere pubbliche, concordando di volta in volta le proprie proposte con il Comune. Le nuove espansioni saranno limitate al bordo delle aree già urbanizzate e serviranno a favorire la riqualificazione e la ricucitura degli edificati già esistenti migliorando i collegamenti con le Frazioni». «La perimetrazione stretta delle località abitate – conclude Pascucci – sarà invece utile a sostenere e tutelare le aree agricole, localizzare attrezzature per il tempo libero e il turismo, favorire, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile, alcune aree a più bassa densità insediativa per razionalizzare e limitare al minimo il consumo di suolo.Insieme alla Regione Lazio stiamo studiando una nuova e sperimentale modalità di distribuzione dei diritti edificatori, che varrà quindi anche per le amministrazioni future. Nelle aree di nuova edificazione verranno individuati dei comparti ai quali saranno assegnati dei diritti edificatori potenziali: questi resteranno però di fatto nelle mani del Comune e potranno essere rilasciati solo a fronte di proposte perequative sullo sviluppo delle aree. Subito dopo l’approvazione in consiglio si aprirà una lunga fase di partecipazione in cui l’amministrazione incontrerà i cittadini delle frazioni, i professionisti, gli artigiani, gli agricoltori, il mondo dell’associazionismo, il terzo settore, gli ambientalisti e tutte le categorie interessate».


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