Andrea Cesaro parla già da leader
di ALESSIO ALESSI
Civitavecchia non lo ha ancora potuto ammirare, ma lui già parla da leader e scalda il cuore dei tifosi, che dopo anni difficili aspettano di rivedere la Vecchia nelle posizioni che le competono.
Classe 1986, figlio d’arte con un amore per il nerazzurro tramandatogli dal padre, una media di 23 reti stagionali nelle ultime uscite in Eccellenza e tanta voglia di dimostrare ancora una volta il suo spessore calcistico.
Ciò che lega Andrea Cesaro al Civitavecchia Calcio 1920 è qualcosa di più di un semplice accordo.
«Quest’anno ho fatto una scommessa col mister – spiega l’avanti – e il traguardo è qualcosa di più di una salvezza, che comunque rimane l’obiettivo minimo: gli ho detto che voglio lottare per stare a ridosso della vetta fino alla fine, poi vedremo cosa accadrà. Dopo la deludente scorsa stagione c’è tanta voglia di rivalsa: dirigenti e giocatori vogliono ridare lustro alla società il prima possibile. Questa è una piazza che merita soddisfazioni, qui c’è tanta passione, si percepisce nell’aria; il mio sogno è di riempire il Fattori, che deve essere il nostro uomo in più, ma per farlo dovremo essere noi giocatori a far innamorare i tifosi e gli appassionati. Ho sempre detto che prima di chiudere la carriera – continua l’attaccante – avrei voluto giocare a Civitavecchia, indossare la maglia che indossò mio padre e alla fine ci sono riuscito».
Quando gli si dice che è considerato un big per la categoria, Cesaro non si nasconde: «Se mi definiscono così è perché in passato ho fatto bene. Avere responsabilità mi carica, non mi mette pressione. È giusto che ci siano aspettative su di me. Mi sento bene, la preparazione sta procedendo nel migliore dei modi e con i nuovi compagni già c’è feeling: con alcuni avevo giocato insieme, con il resto contro, quindi diciamo che già ci conoscevamo».
Due parole, infine, il bomber le spende riguardo la sua posizione all’interno del rettangolo: «Sono versatile, gioco dove mi mette il mister. Ovvio, più sono vicino alla porta e meglio sto, ma posso tranquillamente agire anche dietro le punte. Non so che modulo adotterà il tecnico, ma se dovesse optare per un 4-3-3, non mi dispiacerebbe giocare da esterno, forse è il ruolo che prediligo».
Per ora la posizione in campo di Andrea Cesaro rimane un mistero, anche se probabilmente mister Amici ha già una ‘‘mezza idea’’ su come sfruttare al meglio le sue potenzialità, quella fuori dal rettangolo, però, sembra già marchiata a fuoco nel dna del nuovo Civitavecchia: il classe ’86 è un leader.